Waregem (Belgio) – mercoledì 29 marzo 2023 - Nel 2007 Johan Museuuw, tre Fiandre e tre Roubaix vinti in carriera, oltre al Mondiale 1996, confessò pubblicamente di aver fatto uso di sostanze dopanti nella stagione 2003, la penultima della sua lunga carriera. Ora il belga, uno dei più grandi interpreti del pavè di tutti i tempi, rivela: "Dopo quella confessione ho pensato al suicidio - le parole di Museeuw alla rivista Humo - . Ero nella mia auto, parcheggiata di fianco a un canale e mi dicevo 'Ne ho abbastanza, ora mi butto'. Una voce dentro di me però mi diceva di non farlo e le ho dato retta. Ma quello rimane il capitolo più duro di tutta la mia vita. Una volta confessato, mi sono sentito sul fondo della buca. Ero disorientato, ma quello era il prezzo da pagare. Non potevo più vivere nascondendo con quei segreti. Sono stato uno dei primi corridori della mia generazione a confessare". Museeuw, che ora ha 57 anni ed è stato uno degli uomini simbolo della Mapei, ha aggiunto: "Anche nei momenti più difficili è stata comunque la bicicletta a salvarmi. Mi sono sentito solo e depresso. Per quattro anni sono andato alla ricerca di me stesso. Ma ne sono venuto fuori e da quel momento mi sono sentito più forte". Museeuw si chiede, infine: "Innanzitutto, questo sport deve smetterla di guardare al passato. Inoltre, Lance Armstrong non è più il benvenuto al Tour de France mentre Richard Virenque è ancora nell'Albo d'oro, con i suoi posti sul podio. Mi chiedo: qual è la differenza fra i due?". (repubblica.it) |