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GIRLS - Killips vince il Tour of the Gila: prima transgender che vince una gara Uci. Donne in rivolta

Mercoledì 3 maggio 2023 - Austin Killips, nato maschio a Chicago 27 anni fa ma nel frattempo divenuto donna, è diventata la prima atleta transgender a vincere una gara del calendario ufficiale Uci. È accaduto al Tour of the Gila (New Mexico), prova di classe 2.2. Killips si è aggiudicata il titolo arrivando prima nella quinta ed ultima tappa, vestendo anche la maglia di “regina delle montagne” come miglior scalatore. Un successo che ha riportato alla mente quelli, nel nuoto, di Lia Thomas, altra statunitense. Ed ha riacceso le polemiche sulle atlete transgender che gareggiano in eventi femminili. Inga Thomas, tre volte alle Olimpiadi con il team Usa e vincitrice di tre argenti in altrettanti Mondiali su strada, è stata la più critica, sostenendo che l'Uci - la Federazione mondiale - sta «uccidendo il ciclismo femminile».

Killips, che ha iniziato a correre nel 2019 e gareggia anche nel ciclocross, ha scritto su Instagram: «Dopo una settimana di sciocchezze su Internet, sono particolarmente grata a tutti coloro che nello sport continuano ad affermare che Twitter non è la vita reale. Amo le mie colleghe ed avversarie. Sono grata per ogni opportunità che ho di imparare e crescere come persona e atleta insieme».

«Austin è l'equivalente ciclistico di Lia Thomas», ha ribattuto Thompson, intervistata dal Telegraph Sport. Lo scorso anno Thomas ha vinto un titolo collegiale femminile degli Stati Uniti (che poi le è stato tolto), dopo essersi classificata 554. a livello nazionale nella equivalente categoria maschile.

«Abbiamo più di 50 donne transgender in questo sport. E quello che sta succedendo, nell'indifferenza, è che le donne se ne vanno. Abbandonano senza nemmeno provare più a protestare» ha sottolineato Thompson. Dura pure la reazione dell'argento olimpico canadese Alison Sydor, per la quale la partecipazione di Killips alla gara «non è diversa dal doping».

L'Uci, con una nota, ha difeso le proprie regole, sottolineando che «si basano sulle più recenti conoscenze scientifiche e sono state applicate in modo coerente». Ha aggiunto che «continua a seguire l'evoluzione delle scoperte scientifiche» e che «potrebbe cambiare i propri regolamenti in futuro con l'evolversi di queste». Alle donne transgender era richiesto di abbassare i loro livelli di testosterone a 2,5 nmol/L per un periodo di 24 mesi prima di competere in eventi femminili. Nel 2022 l'Uci - dopo essere stata portata sotto i riflettori per la vicenda della britannica Emily Bridges, una delle concorrenti transgender di più alto profilo del ciclismo - ha inasprito le regole sull'ammissibilità, portando il livello a 5 nmol/L per 12 mesi.

 



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