Londra – venerdì 28 luglio 2023 - Mark Cavendish ha rivelato la profondità della disperazione che ha dovuto affrontare prima del suo ritorno al Tour de France 2021 in un nuovo documentario. In «Mark Cavendish:

Never Enough», in uscita su Netflix il 2 agosto, Manxman e la moglie Peta Todd parlano del prezzo della sua battaglia contro il virus Epstein-Barr e la depressione clinica, e del suo litigio con l'ex capo squadra Douglas Ryder. Cavendish ha vinto quattro tappe del Tour 2021 per eguagliare Eddy Merckx con un record di 34, ma è arrivato dopo diverse stagioni rovinate da malattie e infortuni, raccontate nel documentario di Alex Kiehl utilizzando nuove interviste e riprese dietro le quinte.

A Cavendish è stato diagnosticato l'Epstein-Barr - che può causare affaticamento cronico - nell'aprile 2017. È stato autorizzato a iniziare il Tour di quell'estate solo per un incidente nella quarta tappa con Peter Sagan per concluderlo. Ma il virus non era scomparso e le sue lotte si sono solo intensificate, mettendo a dura prova Cavendish e coloro che gli stavano vicino. «Non si passa dall'essere il migliore al mondo a non essere nemmeno capace», dice Cavendish nel film. «Com'è successo? Si è trasformato in stress a casa. Ero un incubo con cui convivere». Sua moglie Peta dice che Cavendish «non era proprio lui in quel momento», facendo pressione sul loro matrimonio. «Abbiamo litigato per niente. Era così perso in tutto quello che stava succedendo». Più avanti nel film, Peta aggiunge: «Non conoscevo questa versione di lui, ma dormivo nello stesso letto. Avevo paura di superare il mio limite e di non poter più tornare». La tensione non si limitava alla vita privata di Cavendish. Il Team Dimension Data lo ha ingaggiato nel 2016 per elevarlo al livello WorldTour e ha ottenuto quattro vittorie di tappa del Tour nella sua prima stagione. Ma una volta iniziata la sua malattia, la dinamica è cambiata. Le cose sono precipitate durante il Tour 2018.

Ryder aveva chiamato Dimension Data «una nave che affonda» e aveva convocato una riunione di squadra. Fu un momento cruciale nel rapporto tra Cavendish e Ryder, che avrebbe lasciato fuori il suo fuoriclasse dal Tour l'estate successiva contro il parere del direttore sportivo Rolf Aldag. Ryder ha rifiutato di essere intervistato per il film, ma Kiehl ha utilizzato filmati dietro le quinte raccolti dal suo team con la loro benedizione. Dopo il Tour Cavendish è stato visitato dal suo ex medico di squadra Helge Riepenhof. I test hanno rilevato che Epstein-Barr era ancora presente e Cavendish non avrebbe dovuto correre. Gli è stata anche diagnosticata una depressione clinica ed è stato quasi ricoverato in ospedale. «Non ero sicuro che sarebbe uscito dalla depressione senza smettere di andare in bicicletta», dice Riepenhof. «E se raccomandare di smettere di andare in bicicletta e lasciare tutta la pressione e iniziare una vita diversa».

Dimension Data ha quindi coinvolto lo psicologo David Spindler in un momento in cui, secondo Aldag, Cavendish stava dicendo alla gente che la sua carriera era finita. Ricordando il momento in cui si trovava lo sprinter, Spindler dice: «Penso che ci sia un alto rischio che tu ti faccia del male o addirittura che ti suicidi. Mark e io abbiamo fatto un patto. Ho detto: 'Prima che tu ti faccia qualcosa, chiamami».

L'ultima parte del film è più edificante. Dopo una stagione interrotta dalla pandemia con Bahrain-McLaren, a Cavendish è stata offerta un'ancora di salvezza per la carriera dal suo vecchio capo Patrick Lefevere nel 2021, e quella straordinaria estate è seguita. Cavendish sperava in una 35. vittoria di tappa da record e in un finale da favola questo luglio dopo aver annunciato i suoi piani per ritirarsi quest'inverno, ma una clavicola rotta nell'ottava tappa ha fatto naufragare quel sogno il giorno dopo che ci era andato così vicino a Bordeaux. Il boss dell'Astana-Qazaqstan, Alexander Vinokourov, spera ancora di convincerlo a continuare a correre, e potrebbe prendere nota del commento conclusivo di Cavendish: «Continuerò a cercare di vincere

finché credo di poter vincere».