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VULETA 2023 – Evenepoel contro Jumbo Visma e Ganna, in Spagna parata di selle

Barcellona (Spagna)venerdì 25 agosto 2023 - Un'impresa mai riuscita. È ciò che proverà a fare, a livello di squadre, la corazzata Jumbo Visma, che dopo aver vinto il Giro con Primoz Roglic e il Tour con Jonas Vingegaard proverà a fare l'inedito tris alla Vuelta che comincia domani, dove schiererà i suddetti Roglic e Vingegaard, e anche il gregario che, più degli altri, ha aiutato i due nelle rispettive conquiste, ovvero Sepp Kuss, infaticabile statunitense detto 'Durango Kid'. Ma a sottolineare l'importanza della Vuelta, mai così interessante come quest'anno con la presenza di tutti i migliori specialisti delle corse a tappe escluso il solo Tadej Pogacar, c'è anche la presenza del vincitore dell'anno scorso, il belga Remco Evenepoel. Il golden boy del ciclismo arriva a questo appuntamento reduce dalla vittoria nel campionato nazionale su strada, nella prova in linea, e da quella ai Mondiali nella crono. Ecco allora che la Vuelta 2023 sarà un appuntamento da seguire ogni giorno, con tappe brevi, perché soltanto una supera i 200 chilometri, e tanta salita con 9 arrivi in quota (fra i quali il Tourmalet e l'Angliru) oltre ai Gpm che i corridori incontreranno lungo il cammino. Due le cronometro, quella a squadre che domani aprirà le danze, con inizio alle 18,30, e poi una individuale di 26 chilometri, collocata nella seconda settimana di corsa. Insomma, un giro di Spagna super, e per campioni veri. Quanto alla partecipazione degli italiani, è ristretta a una quindicina di corridori, fra i quali Filippo Ganna, Damiano Caruso e l'iridato under 23 Lorenzo Milesi. Per la seconda volta nella storia si partirà da Barcellona, mentre il traguardo finale, del 17 settembre, come da tradizione sarà quello di Madrid, sul cui podio sogna di salire di nuovo Evenepoel. «Ma se devo essere sincero - le parole del belga -, spero in una vittoria di tappa e in un posto tra i primi tre della classifica finale. Trovo difficile puntare solo alla vittoria finale, perché possono succedere tante cose in un grande giro e basta guardare a quanto accaduto all'ultimo Giro d'Italia». Il riferimento è al fatto che Remco fosse arrivato alla Corsa Rosa da grande favorito ma poi, dopo aver vinto la crono di Cesena, è stato costretto a ritirarsi per la positività al Covid. «L'anno scorso qui in Spagna ho cominciato cercando di entrare nella top 10 e alla fine ho vinto - continua -. Adesso dico di voler arrivare tra i primi tre. Potrebbe essere una buona Vuelta anche se vinco qualche tappa e non finisco in testa alla classifica generale. Comunque vedremo. Passerò le tre settimane di corsa cercando di capire come andrò sulle salite in quota, contro i migliori specialisti della classifica generale del mondo. Nella Vuelta di quest'anno voglio dimostrare anche che posso correre in difesa».

A sfidarlo, tra gli altri, anche Geraint Thomas, gallese che a 37 anni non ha alcuna intenzione di mollare e che, dopo il secondo posto finale al Giro, ora vorrebbe fare un passo in avanti, nonostante una concorrenza così qualificata. «Spesso mi capita di arrivare tra i primi tre - dice - ma ultimamente non ho vinto e ora ho un disperato bisogno di vittoria».

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