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LA TRAGEDIA – Uccise Rebellin: «Mi scuso ma non l’ho visto»

Vicenzalunedì 28 agosto 2023 - Ha ripetuto ancora una volta di non aver visto Davide Rebellin, in quella rotatoria di Montebello Vicentino, e si è nuovamente scusato per quanto è successo. Ha così ribadito la propria linea difensiva, oggi davanti al Gip di Vicenza, Wolfgang Rieke, il camionista tedesco di 62 anni accusato di aver travolto e ucciso l'ex campione, il 30 novembre scorso. L'interrogatorio di garanzia, davanti al giudice Nicolò Gianesini, è durato circa due ore, dopo che Rieke venerdì scorso si era consegnato alle autorità italiane, al valico del Brennero, anticipando l'esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura vicentina. Rieke ha così ribadito la sua versione dei fatti, già espressa anche davanti ai giudici tedeschi, si è scusato per quanto accaduto e ripetuto che non si era accorto della presenza di Rebellin.

Una ricostruzione che non coincide con quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri. I militari avevano infatti accertato che l'autista del Tir si era fermato per qualche minuto dopo l'urto, e pare che avesse cercato addirittura di togliere con la saliva alcune tracce dalla carrozzeria del mezzo. A gennaio inoltre, in un sopralluogo nell'azienda dove il Tir era custodito, erano state scoperte deformazioni nelle plastiche della carrozzeria, lavate con un detergente acido. Al termine dell'interrogatorio l'avvocato Andrea Nardin, legale di Rieke, ha presentato la richiesta di una misura alternativa al carcere, chiedendo gli arresti domiciliari in Germania, o in alternativa a Vicenza, anche con la possibilità di applicare il braccialetto elettronico.

L'autotrasportatore di Recke, un paesino del nord della Germania, era stato arrestato il 17 giugno scorso nel proprio Paese. Nell'arco di 48 ore dall'incidente i carabinieri erano arrivati all'identificazione del camion e quindi del conducente, ma nel frattempo il camionista era già rientrato a casa, dove non esiste il reato di omicidio stradale così come è configurato in Italia. Dopo essere stato in arresto provvisorio per qualche giorno nel carcere di Muenster, ne era uscito con obbligo di firma, quindi a luglio il giudice tedesco ne ha disposto l'estradizione. Attualmente è detenuto nel carcere di Vicenza, ed è accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

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