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PRO - Sicurezza e tifosi: la Parigi-Roubaix contro i pericoli

Milano giovedì 4 aprile 2024 - Il tema dei tifosi indisciplinati, protagonisti, in negativo, nell'ultimo Giro delle Fiandre, tiene ancora banco ed è più che mai attuale in vista della Parigi-Roubaix di domenica prossima. Su X Tomas van den Spiegel, capo della società che organizza la Ronde, ha fatto il punto della situazione, perché ancora una volta ci sono stati comportamenti simili a quelli degli hooligan. Mathieu van der Poel, vincitore del Fiandre, è stato più volte fischiato, insultato e durante il passaggio sul Kwaremont alcuni tifosi si sono divertiti a tirargli la birra e non solo. "Sull'Oude Kwaremont erano presenti più di 50.000 persone, un record assoluto. Ma in futuro la gestione e la distribuzione del pubblico saranno molto importanti - ha scritto van den Spiegel -. Dobbiamo educare i tifosi quando si tratta di sicurezza. Sarà obbligatorio posizionarsi dietro le transenne o a bordo strada e mai sulla strada. Punto!". Per Van den Spiegel "la tolleranza sarà zero è l'unica via da seguire in questo settore. Questi ragazzi non devono offuscare l'immagine del nostro sport". Archiviato il Fiandre, il prossimo appuntamento è con la Parigi-Roubaix, gara di fatica per antonomasia e 'regina delle classiche', dove si spera di non dover assistere a scene simili a quelle vissute da van der Poel. La terza Monumento della stagione si disputerà su un tracciato di 259,9 km di cui quasi 56 in pavé. La vera novità sarà la modifica al tracciato: prima della Foresta di Arenberg ci sarà una chicane per motivi di sicurezza. "Per motivi di sicurezza e a seguito di una richiesta da parte del CPA, l'organizzazione sta provvedendo a modificare l'approccio alla Foresta di Arenberg" scrive Amaury Sport Organisation in una nota, che prosegue: "Il nuovo percorso prevede una chicane poco prima dell'ingresso del settore per rallentare la velocità di ingresso e limitare il rischio di cadute sul pavé". Il tratto è stato studiato per diminuire la velocità con cui i corridori entrano nel difficilissimo tratto di pavé, ma non tutti hanno preso benissimo l'idea, primo fra tutti van der Poel: "Ma è uno scherzo?". Un post chiarissimo, quello del campione del mondo, anche perché mai come in questo caso la soluzione adottata rischia di essere molto peggiore della precedente. Di parere opposto, Tim Declercq, uno dei corridori più esperti: "Io sono stato uno di quelli che ha proposto ad Aso (gli organizzatori della Roubaix, ndr) di fare questa cosa - le sue parole raccolte da Het Laatste Nieuws -. Negli anni la Foresta di Arenberg è diventata sempre peggio, anno dopo anno. Succedevano cose da pazzi. Tante carriere sono state interrotte a causa delle cadute che sono avvenute in quel tratto. Era necessario cambiare qualcosa. Tutti dicono che il ciclismo deve essere più sicuro. Poi - il pensiero di Declercq - non appena qualcuno fa una proposta, quel che si fa è guardare solo agli eventuali svantaggi. Che è una cosa tipica del ciclismo. Con la chicane, la velocità di ingresso nella Foresta sarà fra i 30 e i 35 chilometri orari. Non sto dicendo che non ci saranno cadute, ma che le conseguenze saranno meno serie. C'è una bella differenza con i 70 km/h a cui si entrava prima: a quelle condizioni, era quasi certo che ci sarebbe stata una caduta, fra la decima e la quarantesima posizione del gruppo".

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