Martedì 26 novembre 2024 - Matthew Richardson, tre medaglie olimpiche in carriera, è stato bannato a vita dalla Federazione ciclistica australiana e non potrà mai più rappresentarla in gare ufficiali. Il campione ha da poco cambiato nazionalità, preferendo quella della Gran Bretagna. Richardson è nato in Inghilterra 25 anni fa ma all'età di nove anni si è trasferito con la famiglia in Australia. Un cambio di «fedeltà" che non è piaciuto alla Federazione australiana del ciclismo (AusCycling). Solo poche settimane dopo aver vinto tre medaglie olimpiche in pista con i colori del suo paese (due bronzi ed un argento a Parigi 2024) è entrato a far parte della squadra britannica. L'indagine condotta dalla Federazione australiana ha rivelato che Richardson e l'organo direttivo del ciclismo mondiale, l'Uci, hanno concordato di mantenere segreta la sua modifica di nazionalità, già in corso, fino alla fine dei Giochi olimpici, con il sostegno di British Cycling. «Ha anche nascosto la sua decisione ad AusCycling, ai suoi compagni di squadra e alle principali parti interessate prima dei Giochi», spiega il comunicato della sua ex federazione, che gli rimprovera anche di aver chiesto di portare con sé, dopo le Olimpiadi, una bicicletta personalizzata, una cabina di pilotaggio e una tuta da corsa olimpica che appartenevano alla squadra australiana, prima che annunciasse le sue intenzioni. L'organo direttivo del ciclismo australiano ha valutato che il suo comportamento era «in conflitto con i valori di AusCycling, della squadra nazionale australiana e della comunità ciclistica più ampia». Di conseguenza, non potrà mai più rientrare nella squadra ciclistica australiana, nel caso in cui in futuro avesse voglia di cambiare nuovamente nazionalità sportiva.
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