Masi (Padova) – martedì 7 gennaio 2025 - Si è spento all'età di 97 anni Arrigo Padovan, figura leggendaria del ciclismo italiano degli anni Cinquanta, protagonista di memorabili volate al Giro d'Italia e al Tour de France. Il campione, nato a Castelbaldo ma da sempre residente a Masi, si è addormentato per sempre sabato dopo una breve malattia. Velocista puro ed esplosivo, Padovan ha vissuto l'epoca d'oro delle due ruote, correndo assieme a giganti come Fausto Coppi e Gino Bartali. La sua carriera professionistica, iniziata nel 1950 con la Lygie-Pirelli, è stata costellata di successi prestigiosi: tre vittorie di tappa al Giro d'Italia (Pescara nel 1956, Genova nel 1959 e Milano nel 1960, con arrivo al velodromo Vigorelli) e due al Tour de France (a Rouen nel 1956 e a Bordeaux nel 1958). Trionfi, assieme ad altri, che hanno costruito la sua fama di sprinter implacabile, capace di interpretare le volate con un mix unico di potenza e intelligenza tattica. La sua storia sportiva era iniziata con un gesto di solidarietà: quando Arrigo aveva 22 anni, furono i suoi compaesani a raccogliere i fondi necessari per acquistare la sua prima bicicletta da corsa, riconoscendo in quel giovane promettente un talento cristallino. Un legame, quello con la sua terra, mai venuto meno nei dodici anni di carriera professionistica, durante i quali ha vestito anche le maglie di Atala-Pirelli e Gazzola. Nel gruppo era rispettato per le sue doti di velocità, potenza muscolare e ottimo spunto. La sua abilità nel posizionarsi nel gruppo e trovare il momento giusto per lanciare la volata lo hanno reso uno degli sprinter più temuti del panorama europeo. Nel suo palmares spiccano anche il Gran Premio Industria e Commercio di Prato del 1956, il Giro di Toscana del 1955 e una tappa al Giro di Svizzera nello stesso anno. Nel 1951 venne selezionato per i campionati del mondo, opportunità sfumata a causa di una grave caduta a Trento. Un episodio che non ha comunque scalfito la sua determinazione, tanto che negli anni successivi ha continuato a collezionare successi e piazzamenti di prestigio. «Arrigo Padovan ha rappresentato per Masi e per l'intero territorio un simbolo di determinazione, passione e amore per lo sport - ricorda l'amministrazione comunale di Masi - Cresciuto tra le nostre strade, ha saputo portare il nome del suo paese oltre i confini nazionali e ha regalato emozioni indimenticabili a tutti noi». Lascia i figli Lorella e Mauro, i nipoti e i pronipoti. I funerali si terranno domani alle 10 nella chiesa di Masi. (giovanni brunoro – il gazzettino di padova) |