Martedì 25 febbraio 2025 - L'Uci, il governo mondiale del ciclismo, ha inaugurato un centro di sviluppo regionale a Kigali, in Ruanda, che ospiterà i mondiali di ciclismo del prossimo settembre, una scelta che sta sollevando polemiche nello sport delle due ruote a causa del conflitto nell'est della Repubblica democratica del Congo. «Questo è un momento molto significativo per il ciclismo africano, poiché il Ruanda si prepara a ospitare il primo campionato mondiale di ciclismo su strada Uci che si terrà nel continente africano -ha detto per l'occasione il presidente Uci, David Lappartient-. Sono certo che questo evento a Kigali a settembre rivelerà alcuni entusiasmanti talenti africani. Sfruttando questo slancio, il Ruanda ha ora un satellite di sviluppo regionale Uci Wcc che aiuterà a sviluppare ulteriormente il ciclismo in Africa. I ciclisti africani hanno fatto notizia nel ciclismo internazionale negli ultimi anni, non ultimi Daniel Teklehaimanot, Merhawi Kudus e Biniam Girmay, che sono tutti passati attraverso il sistema del centro ciclistico mondiale». In un'intervista a Cycling News Lappartient ha ribadito che «non esiste un piano B» ai Mondiali, malgrado il Parlamento europeo abbia approvato la scorsa settimana una mozione in cui si chiede alla Commissione Ue di annullare la kermesse sportiva. Il sito Viaggiare Sicuri del ministero degli Esteri, nel frattempo, sconsiglia da ieri i viaggi in Ruanda, accusata di sostenere i ribelli dell'M23 contro l'esercito di Kinshasa: «la situazione di sicurezza al confine con la Repubblica Democratica del Congo e con il Burundi resta precaria. Si invitano i connazionali a evitare tutti i viaggi non essenziali nelle regioni di confine tra Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda (distretti di Musanze, Nyabihu, Rubavu, Rutsiro, Karongi, Nyamasheke, Rusizi, Nyaruguru, Gisagara, Nyanza, Bugesera, Ngoma, Kirehe)". |