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PRO– Strade Bianche: l’iridato Pogacar vuole il tris

Tadej Pogacar e Urska Zigart partiranno con il dorsale 1 - Photo@LaPresse

Thomas Pidcock, vincitore nel 2023 - Photo@LaPresse

Siena - venerdì 7 marzo 2025 - Dopo averlo visto allenarsi pedalando 'a tutta' sulla salita di Santa Caterina che, a Siena, porta a Piazza del Campo, in pochi hanno avuto dubbi. Tadej Pogacar è, di nuovo, il grande favorito delle Strade Bianche, la corsa toscana che il fenomeno sloveno ha già vinto due volte e che in tanti considerano una vera e propria Classica. Quella di domani sarà l'edizione numero 19 di questa prova che si svolge tra scenari da favola e nata come 'costola' dell'Eroica. Se davvero Pogacar farà il tris raggiungerà per numero di successi lo svizzero Fabian Cancellara guadagnandosi il diritto all'intitolazione di un cippo in uno dei settori. A quota due c'è anche Michal Kwiatkowski, capitano di una Ineos Grenadiers nella quale non c'è più Thomas Pidcock, vincitore nel 2023, reduce da un grande inizio di stagione con quattro vittorie con la rinnovata Q36.5 Pro Cycling Team ed abituato a imporsi anche fuori dall'asfalto: ha vinto due ori olimpici nel cross country. Tra i corridori al via vanno seguiti con attenzione anche Toms Skujins, secondo nel 2024, Valentin Madouas, secondo nel 2023, e Matej Mohoric, quinto nel 2024. Annunciati tra i partenti anche alcuni dei protagonisti di questo inizio di stagione come Marc Hirschi, Magnus Cort Nielsen, Christian Scaroni e Mathias Vacek, oltre ad habituè delle corse a tappe come Richard Carapaz e l'esordiente Mikel Landa. Mentre l'unico italiano ad averla vinta è stato Moreno Moser nel 2013. Quest'anno il percorso per la gara maschile è di 213 chilometri, quello delle donne è invece di 136. In totale gli uomini dovranno percorrere 82 chilometri di strade sterrate, da qui il nome di Bianche, divisi in 16 settori, mentre la gara femminile ne prevede 13, per un totale di 50 km, sulla ghiaia. Come sempre gli imprevisti, forature in primis, saranno possibili in ogni momento della prova, ma non ci ha pensato troppo Pogacar quando l'anno scorso ha staccato tutti a 80 chilometri dal traguardo per volare su quelle strade polverose sulle quali ha cominciato a costruire il suo trionfale 2024, anno in cui ha vinto, oltre che a Siena, Giro, Tour, Mondiale, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia. A cercare di tenere alto l'onore dell'Italia, quel Davide Formolo che alle Strade Bianche è stato una volta secondo e per tre volte è entrato nei primi dieci.


PERCORSO - Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 82 km di strade sterrate divise in 16 settori (dei quali 13 sono in comune con la corsa femminile).

Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto fino a raggiungere il 1° settore sterrato (4.4 km) perfettamente rettilineo con una sola curva a metà e costantemente in lieve discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (4.8 km), prima vera asperità della corsa che presenta un lungo tratto in salita con pendenze anche oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (6.4 km) altimetricamente meno impegnativo che porta a Ponte d’Arbia da dove, percorrendo la Cassia, si raggiunge Buonconvento. Si affronta quindi la salita di Montalcino (asfaltata) seconda asperità di giornata (4 km, 5%). Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11.9 km) e 6° (8.0 km) settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi. Dopo il secondo passaggio in Buonconvento si affronta l’inedito settore di Serravalle (9.3 km) che termina appena prima dell’inizio del settore successivo (San Martino in Grania, 9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a tornanti che immette nuovamente nell’asfalto. A Ponte del Garbo (Asciano) inizia il 9° settore sterrato (11.5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze). Dopo Castelnuovo Berardenga un breve tratto asfaltato porta a Monteaperti dove subito dopo c’è il 10° settore di soli 600 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia dove si entra nel circuito di 30 km. Dopo Pieve a Bozzone il circuito propone il 11° settore (Colle Pinzuto 2.4 km) con pendenze fino al 15%. Pochi chilometri dopo è posto l’12° settore delle Tolfe (1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%). Poco dopo le Tolfe, al primo passaggio, si entra nell’inedito settore della Strada del Castagno (13° settore, 700 m) che porta ad alcuni passaggi impegnativi su asfalto fino a Pontignano, Ponte a Bozzone e San Giovanni a Cerreto dove si imbocca il 14° sterrato (Montechiaro 3.3 km) percorso nelle prime edizioni della corsa. Al termine di questo settore, a Vico d’Arbia, si conclude l’anello. Si percorrono quindi una seconda volta i settori di Colle Pinzuto (15°) e delle Tolfe (16°) svoltando verso Siena quando restano poco più di 10 km all’arrivo a Siena.

Ultimi km - Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 m in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.

 

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