Milano - lunedì 10 marzo 2025 – Storie tristi di due stelle dello sport precipitate nella polvere, quelle che vede protagonisti, in negativo, due ex atleti famosi, entrambi arrestati in Lombardia a distanza di poche ore. Da una parte un ex campione del mondo di ciclismo, il lettone Romans Vainsteins, ammanettato oggi dai carabinieri per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Dall'altra un ex campione di basket, il giamaicano Samardo Samuels, arrestato a Milano per aver terrorizzato i vicini di casa. L'ex ciclista Vainsteins, oggi 52enne, da atleta andava molto veloce. Talmente veloce da vincere in volata i mondiali su strada che nel 2000 si disputarono in Francia, sul circuito di Plouay. Gareggiò anche per la Casa Vinicola Caldirola di Missaglia, in provincia di Lecco. Poi, finite la fama e le vittorie su strada, il campione lettone si è un po' complicato la vita. E nel gennaio del 2018, dopo essersi separato dalla moglie con cui viveva in Italia, è stato condannato a quattro mesi di reclusione per non aver corrisposto gli assegni familiari dovuti all'ex consorte e alla figlia. È il motivo per cui è stato arrestato oggi all'aeroporto di Orio al Serio, dove era appena arrivato, dai carabinieri di Lecco: quei quattro mesi non li ha ancora scontati. Anche il cestista Samardo Samuels, oggi 36enne, ha conosciuto la gloria: nel 2014 si è laureato campione d'Italia indossando la canotta dell'Olimpia. A Milano i tifosi ancora ricordano portentose catture di rimbalzi, facilitato dall'essere un armadio di due metri e sei centimetri di altezza per 118 chilogrammi di peso. Misure che all'epoca intimorivano gli avversari sul parquet e che adesso spaventano i vicini, dai quali è stato denunciato per comportamenti minacciosi e persecutori. Secondo le denunce, l'ex stella del basket era solito ascoltare musica ad alto volume e bere alcolici. Sabato sera il suo cane, un molosso, girava libero in cortile terrorizzando in particolare una famiglia del suo condominio, in zona Farini, nella parte nord della città, che si era rifugiata nel seminterrato del palazzo senza poter rientrare in casa. Su Samuels già pendeva un divieto di avvicinamento proprio nei confronti di quella famiglia, e così i militari del Nucleo Radiomobile lo hanno portato in caserma. Al termine del processo per direttissima celebrato oggi, il giudice ha convalidato l'arresto senza però applicare la misura cautelare, in merito alla quale dovrà decidere un gip il prossimo 23 aprile. Samuels, anche fuori dall'aula, ha ripetuto più volte «I'm a champion», frase pronunciato anche nelle fasi dell'arresto. E ha fatto sapere che il suo obiettivo è tornare a giocare a basket. Per scrollarsi di dosso quella polvere di stelle che spesso accompagna le cadute rovinose delle star. (roberto ritondale - ansa) |