ULTIM'ORA
   email: password:
   Registrati Password dimenticata?

:: ultimo video :: archivio video ::
 
 

13/09/2006

DOPING - Ullrich, perquisita la casa in Svizzera. Il Kaiser rischia squalifica a vita

Bruxelles (Belgio) - mercoledì 13 settembre 2006 - La casa di Jan Ullrich, nella località svizzera di Scherzingen, è stata perquisita, assieme ad altre nove abitazioni di persone coinvolte, dalle autorità elvetiche che collaborano all'inchiesta, partita dalla Spagna, su una rete di doping internazionale. Il nome dell'ex corridore della T-Mobile è apparso nei documenti dell'Operacion Puerto, l'inchiesta condotta dalla magistratura spagnola su una rete di doping internazionale. Anche se le autorità non hanno fornito dettagli sulla vicenda, le perquisizioni hanno riguardato anche l'abitazione di Wolfgang Strohband, manager dell'ex corridore della T-Mobile, che ha confermato che anche la sua casa è stata perquisita.
L’accusa che la Bundeskriminalamt rivolge agli indagati è di aver adottato sostanze proibite per migliorare le prestazioni, e un indagato è accusato di aver aiutato nel fornire le sostanze illegali. La frode sarebbe di tipo sportivo, con “l’inganno delle parti contraenti con l’applicazione di metodi di doping”.
Ullrich, vincitore del Tour de France nel 1997, non era presente alla perquisizione perché, essendosi sposato la scorsa settimana, è in luna di miele.
Nel frattempo la Federciclismo svizzera attende ancora dall'Unione ciclistica internazionale (Uci) i documenti relativi alle accuse di doping nei confronti di Jan Ullrich, il tedesco gareggia con licenza elvetica.
''Dovremmo ricevere tutto nei prossimi giorni'', ha detto Lorenz Schlafli, dirigente della federazione svizzera. ''Sono certo che il materiale sarà sufficiente per aprire un'inchiesta nei confronti di Ullrich''.
Il tedesco rischia una squalifica a vita perché in passato è già stato sanzionato per doping. Il Kaiser comunque non sembra preoccupato per il suo futuro. Escluso dall'ultima edizione del Tour de France, e licenziato dalla T-Mobile, ha dichiarato alla stampa sportiva del suo paese che ha già ricevuto numerose proposte di lavoro. "Io ho ancora voglia di gareggiare - ha affermato - e non mi resta che decidere quale sia l'offerta migliore per me. Ho ricevuto molte offerte e sono certo che presto tutta la verità verrà a galla. Quello che mi è stato fatto è tremendamente ingiusto, io sono innocente. Non mi sono mai dopato".