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02/05/2007

DOPING - Rinviata l’udienza di Basso. Scarponi in procura: «Ho dato la disponibilità a fare il test Dna»

Roma - mercoledì 2 maggio 2007 - L'udienza di Ivan Basso di fronte alla Procura antidoping del Coni è stata rinviata a data da destinarsi per esigenze emerse nell'audizione odierna, tenutasi presso la Sala dei Presidenti al Foro Italico di Roma..
"Esigenze dell'udienza hanno imposto il differimento della stessa a data da destinarsi - ha comunicato il legale del varesino, Massimo Martelli -. Il procuratore mi ha invitato a secretare il contenuto dell'udienza”, precisando di prevedere che l'udienza riprenderà nel giro di una decina di giorni e di ritenere positivo questo differimento "per il chiarimento della vicenda".
Il procuratore capo Ettore Torri e il suo vice Franco Cosenza avevano disposto la convocazione odierna dell'atleta in seguito alla riapertura delle indagini nell'inchiesta spagnola Operacion Puerto.
A Ivan Basso verrà contestata la "violazione dell'art. 2.2 del Codice Wada (Uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito) recepito nelle Norme Sportive Antidoping del Coni - Nado", ha annunciato sul suo sito il Coni.
Intanto questa mattina Michele Scarponi è stato ascoltato dalla Procura antidoping del Coni a Roma. Il corridore dell’Acqua&Sapone, accompagnato dai suoi legali, ha riferito davanti al procuratore Ettore Torri in merito al presunto coinvolgimento nello scandalo doping scoppiato in Spagna e portato alla luce dall’ormai famosa Operacion Puerto condotta dalla Guardia Civil iberica. “Ho dato la mia disponibilità a fare il test del dna”, ha rivelato Scarponi dopo un incontro che non avrebbe portato alla luce elementi nuovi nell’inchiesta. “Ho riferito tutte le informazioni in mio possesso, sono e resto serenissimo”, prosegue il 27enne jesino, accompagnato negli uffici della curva Sud dello stadio Olimpico dal manager dell’Acqua&Sapone, Palmiro Masciarelli.
Quest’ultimo ha allontanato l’ipotesi di sospendere il corridore, in quanto al momento Scarponi non è stato deferito dalla Procura del Coni. Il ciclista può cosi’ pensare al Giro d’Italia, ma “spetta alla squadra decidere se schierarmi o meno, non voglio essere di imbarazzo per nessuno. Quel che conta è uscire il prima possibile da questa storia e ripartire”, precisa Scarponi. Ma “dalla Spagna non risulta una riapertura del fascicolo dell’Operacion Puerto” , ha spiegato l'avvocato Paolo Viviani il legale di Scarponi, secondo cui la posizione del suo assistito nella vicenda è stata “leggermente gonfiata” . Per il legale del corridore marchigiano inoltre, non ci sono accuse nuove. La difesa ha ottenuto la data dell'8 maggio per presentare una memoria da consegnare al capo della procura antidoping.