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20/04/2007

PROF - Tour: Prudhomme «No a implicati negli scandali»

Venerdì 20 aprile 2007 - Al quotidiano francese L’Equipe il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, fa una richiesta precisa. Il suo è un no ai corridori anche solo sospettati di essere coinvolti nella Operacion Puerto, che l’anno scorso destabilizzò il ciclismo. Il caso di Jan Ullrich, il cui sangue è stato ritrovato nel laboratorio di Eufemiano Fuentes grazie all’esito dell’esame del Dna, è emblematico ed è la molla che ha portato alla richiesta di Prudhomme: “Le informazioni provenienti dalla Germania ingigantiscono i nostri sospetti sui corridori implicati - attacca nell’intervista all’Equipe – e il mondo del ciclismo non può restare con le mani in mano. Non si può permettere la partenza di corridori il cui nome compare nel dossier prima che ogni singolo sospetto non sia fugato”.
Il patron della Grande Boucle ha annunciato di avere già stabilito alcuni contatti con i manager di alcuni team, alcuni dei quali sembrano avere già aderito alla sua iniziativa. Si tratta dei direttori sportivi di alcune delle maggiori squadre francesi ed europee come Eric Boyer (Cofidis), Jean-Renè Bernaudeau (Bouygues Telecom), Marc Madiot (Française des Jeux), Vincent Lavenu (AG2R), Luuc Eisenga (T-Mobile), Marc Biver (Astana) e Hans-Michael Holczer (Gerolsteiner).
Contatti che Prudhomme ha detto di avere stabilito anche con i boss della Discovery Channel, che ha intenzione di incontrare la prossima settimana. Se aderissero anche loro sarebbe in pericolo la partecipazione di Ivan Basso, costretto a rinunciare al Tour anche lo scorso anno, proprio per gli effetti dello scandalo appena scoppiato.