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25/05/2007
DOPING - L’Uci riconosce una cultura del doping
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Losanna (Svizzera) - venerdì 25 maggio 2007 - Pat McQuaid, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, spera in una nuova visione del ciclismo. Un ciclismo libero dal doping. La confessione di Bjarne Riis, quella di Zabel e tutta una serie di sconcertanti verità sul doping, sta aprendo diversi spiragli nella storia del ciclismo anni ‘90. Anche il presidente dell’Uci, l’irlandese Pat McQuaid, parlando a Caracas dove era in visita ufficiale, ha commentato le ultime notizie (confessione di Riis, ndr): “Credo sia molto positivo che le verità vengano alla luce, perché sono tantissimi i ciclisti che hanno “vissuto” questo problema negli anni 90’. E’ molto difficile uscire da una cultura del doping tanto radicata e presente in tutte le competizioni internazionali. La confessione dei protagonisti di quegli anni è importante perché significa anche rottura del silenzio e la possibilità di cominciare a vedere un ciclismo diverso, libero dal doping”.
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