Martedì 10 gennaio 2006 – Il Tribunale arbitrale dello sport ha sospeso per due anni Danilo Hondo, risultato positivo all’antidoping. Il velocista tedesco, ex Gerolsteiner, era stato “pizzicato” in occasione della Vuelta Murcia dello scorso marzo per uno stimolante, il carphedon. Hondo, che è titolare di una licenza svizzera, era stato giudicato dal Comitato olimpico elvetico e a giugno era stato sanzionato con un anno di stop. Il Tas oggi ha accolto le istanze dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) e dell’Unione ciclistica internazionale contro questa decisione, respingendo inoltre l’ulteriore appello del corridore che chiedeva di essere prosciolto. Conosciuta l’entità del pesante stop Hondo ha annunciato che farà appello di dinanzi alla più alta istanza giudiziaria svizzera: il Tribunale Federale. Il tedesco aveva ripreso ad allenarsi nella speranza di essere nuovamente ingaggiato dalla Gerolsteiner, il team che aveva annunciato che sarebbe stato disponibile a proporgli un nuovo contratto qualora la squalifica fosse stata annullata. «Faremo appello a questa decisione e l'impatto di questo appello supera il semplice caso di Danilo Hondo» ha spiegato Michael Lehner, l'avvocato del tedesco. «Posso soltanto consigliare a tutti gli sportivi di fare appello delle decisioni del Tas sino all’ultima istanza» ha aggiunto. Dal canto suo Hondo ha dichiarato tutta la sua incredulità: «Ero presuaso che tutto sarebbe rientrato nella normalità». Lo stop è di 2 anni a partire dal 1 aprile 2005. Non dovesse essera accolto anche questo ricorso Hondo dovrà restare fermo sino al primo aprile 2007. |