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27/10/2007
PROF - Kashechkin vuole essere il Bosman del ciclismo
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Liegi (Belgio) - sabato 27 ottobre 2007 - Andrei Kashechkin, kazako trovato positivo a una trasfusione di sangue in occasione di un controllo a sorpresa, si è affidato a uno studio legale per contestare all'Uci la possibilità di effettuare test ematici contro la volontà dei corridori. Il legale dell'atleta, Luc Misson, cita l'articolo 8 della Convenzione dei diritti dell'uomo, secondo la quale non ci possono essere ingerenze nella vita privata delle persone se non da parte di autorità pubbliche e solo per motivi di pubblico interesse. In particolare, secondo l'avvocato, il controllo cui fu sottoposto Kashechkin è illecito perché avvenne fuori dal contesto delle gare, mentre l'atleta era in vacanza con la famiglia. Kashechkin vuole che il suo caso diventi una pietra miliare del diritto sportivo, come fu per il caso del calciatore Jean Marc Bosman, ed è pronto ad appellarsi alla Corte per i diritti dell'uomo. La causa comincerà nei prossimi giorni a Liegi, in Belgio.
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