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18/07/2008

DOPING - Riccò lascia il tribunale: «Sono a posto. Tornerò più forte di prima». L’accusa: «utilizzo di sostanze tossiche»

Foix (Francia) - venerdì 18 luglio 2008 - Alle 16.45 Riccardo Riccò ha lasciato il tribunale di Foix dopo essere stato sottoposto a interrogatorio. Il modenese, che ha trascorso la notte in cella dopo essere risultato positivo all'Epo, ha abbandonato il tribunale "scortato" dai gendarmi e in compagnia della fidanzata,
Vania Rossi. Nelle prossime ore farà ritorno in Italia.
Il Procuratore di Foix, Antoine Leroy, ha dichiarato in conferenza stampa che Riccò è incriminato per utilizzo di sostanze tossiche.
"Il corridore nega fermamente di aver fatto uso di Epo e non dà alcunaspiegazione sul fatto che dell'Epo sia stata trovata nelle sue urine lo scorso 8 luglio. Nega inoltre di aver utilizzato qualsiasi altra sostanza vietata in Francia e di conseguenza contesta i fatti che gli vengono addebitati", ha dichiarato Leroy, annunciando il ritorno in Italia del modenese insieme però al divieto assoluto per Riccò "di entrare in contatto con altri membri della squadra".
E come nulla fosse, con la solita sfrontatezza ecco cosa ha il coraggio di dichiarare appena uscito dal tribunale di Foix: "Tornerò, e tornerò più forte di prima. Io sono a posto. L'amarezza è tanta - continua il modenese ai microfoni di Rai Sport - . Ho fatto una notte qua in gendarmeria, ho dormito in prigione poi il magistrato mi ha ascoltato e gli ho detto tutto quello che avevo da dire. Mi hanno perquisito la borsa e hanno trovato solo vitamine che usiamo tutti e ha deciso di mandarmi a casa". Dopo aver detto che "nei prossimi giorni parlerà con il mio avvocato e inizieremo a difenderci", Riccò ha definito "naturale" il fatto che la Saunier Duval abbia deciso di licenziarlo. "Questo è il meno, è la routine. Le squadre devono fare così. Adesso - conclude - chiederò le controanalisi e vedremo".
Questione di tempo, allora. Riccò in queste ore sta facendo ritorno in auto nella sua Formigine: chiederà le controanalisi, parlerà con il suo legale e insieme sceglieranno la strada da seguire. Di Rocco (presidente Fci)

offre il proprio sostegno umano ma al contempo chiede all'atleta "di dire la verità"; il sindaco di Formigine, invece, spera che Riccò esca "pulito e bene" da questo ennesimo terremoto che demolisce l'immagine che faticosamente e di continuo il ciclismo cerca di rifarsi.