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17/07/2008

DOPING - Perquisizioni dei Nas in Veneto: 80 indagati

Padova - giovedì 17 luglio 2008 - Il palestrato ed il ciclista della domenica: sono questi i protagonisti della nuova inchiesta sul doping a Padova, con 80 indagati e 40 perquisizioni.
   Un'indagine che ha messo sottosopra il mondo dello sport amatoriale. Questa volta però non c'entra il ciclismo dei professionisti, come avvenne nel 2001 nell'altra inchiesta padovana che portò ad indagare 50 campioni del pedale. Ma il panorama, per ammissione degli investigatori dei Nas dei Carabinieri, è comunque da shock.
   Anabolizzanti e ormoni della crescita erano diffusi tra ciclisti e sportivi amatoriali come le pasticche nel mondo delle discoteche. Sia le sostanze dopanti, sia i farmaci sequestrati provengono dall'estero e venivano utilizzati per lo più da frequentatori di palestre e da ciclisti dilettanti. Per questo non vi è stata contestazione del reato più specifico di frode sportiva. Tra gli 80 indagati compaiono anche alcuni farmacisti e medici, che avrebbero illecitamente prescritto farmaci con anabolizzanti a persone che non ne avevano bisogno ma li usavano per migliorare le prestazioni sportive.
   Le perquisizioni scattate oggi sono l'atto conclusivo di un'inchiesta sul doping - coordinata dal pm Roberto D'Angelo - partita poco più di un anno fa, nella quale era stati coinvolti per concussione anche due agenti della Polizia Stradale.
   Le province in cui si è concentrata l'attività dei Nas sono quelle di Padova e Treviso. Agli indagati vengono contestati i reati di concorso in falso ideologico, ricettazione, concussione e violazione della legge sull'uso di sostanze dopanti; per i medici anche la truffa al Servizio sanitario.
Tra il materiale sequestrato, oltre al Gh (ormone della crescita) ci sono preparazioni rinvenute in barattoli anonimi che ora dovranno essere analizzate. Non vi sono stati invece sequestri di eritropoietina (Epo).