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16/07/2008
DOPING - Tour: Duenas positivo all’Epo. Lo spagnolo trovato in possesso di sostanze vietate
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Lannemezan (Francia) - mercoledì 16 luglio 2008 - Lo spagnolo della Barloword Moises Duenas Nevado è risultato positivo ad un controllo antidoping. Sarebbe risultato positivo all'Epo. Il test è stato effettuato dopo la 4^ tappa del Tour de France a lo scorso 8 luglio. Lo si è appreso da una fonte ufficiale alla partenza dell'11. tappa a Lannemezan. Stamani nell'hotel che ospita la squadra della Barloword c'è stato un blitz della gendarmeria francese che ha eseguito perquisizioni in alcune stanze di atleti. Esattamente com’era successo alla Liquigas con Beltran. Duenas Nevado è stato immediatamente sospeso dalla Barloworld. "Sono a dir poco sconcertato - ha dichiarato a caldo il team manager Claudio Corti - ma mi riservo di approfondire la vicenda prima di esprimermi più compiutamente e valutare le nostre azioni successive. Ciò che posso affermare sin d'ora con totale certezza è la totale estraneità della società alla vicenda e la nostra volontà di seguire una linea durissima nei confronti di qualsiasi episodio vada a minare la credibilità e l'immagine del nostro team". Intanto emergono alcuni retroscena sul caso-Duenas. Dopo aver ricevuto la comunicazione della positività del corridore spagnolo Moises Duenas in occasione della quarta tappa del Tour de France, il team manager della Barloworld Claudio Corti insieme al medico sociale Massimiliano Mantovani hanno accompagnato il corridore presso la gendarmeria per espletare le procedure di rito. Ciò ha consentito al dirigente del Team Barloworld di prendere conoscenza di alcuni importanti riscontri risultati dalla perquisizione effettuata presso la stanza del corridore. E' infatti emerso come Moises Duenas fosse in possesso di sostanze e medicinali proibiti certamente non forniti nè prescritti dal medico della società. "Ho chiesto ai responsabili della gendarmeria - ha spiegato Claudio Corti - di andare a fondo con tutte le verifiche del caso, e di farci sapere come stanno le cose per renderci conto della portata e della gravità della situazione in cui Moises Duenas si è cacciato. Siamo assolutamente sbigottiti di quanto sta avvenendo e del comportamento sconsiderato dell'atleta che ha evidentemente fatto uso di sostanze proibite avendo cura di nascondere ogni cosa alla vista degli altri componenti della squadra. Tutto questo è avvilente, ma poiché l'estraneità della società ai fatti contestati è fuori discussione, il nostro desiderio è che le circostanze vengano chiarite nei minimi dettagli, dopodichè prenderemo i provvedimenti dovuti e Duenas si assumerà le proprie responsabilità nelle sedi competenti. I tecnici e i dirigenti non hanno nemmeno avuto la possibilità di dialogare con Duenas, che è stato tradotto al commissariato di Pau, in stato di fermo, per essere interrogato”. Da ricordare che il corridore è stato immediatamente sospeso dal Team Barloworld non appena ricevuta la notizia della sua positività. Chris Fisher, responsabile marketing del gruppo Barloworld, è intervenuto sulla vicenda: “Il disappunto è evidente in noi per la positività che coinvolge un nostro atleta, peraltro ingaggiato solo da quest'anno - sottolinea - La sospensione dall'attività agonistica di Duenas Nevado è la naturale conseguenza della nostra politica di “tolleranza zero” in tema di ricorso all'uso di sostanze vietate”. Come avvenuto sabato scorso nel caso di Triki Beltran, il corridore della Liquigas pure risultato positivo all'Epo a un test nella prima tappa, gli organizzatori della Grande Boucle hanno abbracciato la linea della responsabilità individuale degli atleti, non applicando per il team a gestione italiana le sanzioni dell'espulsione in blocco dalla corsa e della corresponsione di una somma di 100 mila euro per il danno di immagine e credibilità arrecato all'evento.
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