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01/12/2008

DOPING - Sella squalificato un anno. Sconto per la collaborazione. Pasqualin: «Inasprire le pene»

Roma - lunedì 1 dicembre 2008 - Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato per un anno Emanuele Sella, confermando così la richiesta della Procura del Coni.
L’Ufficio della Procura antidoping aveva disposto il deferimento di Sella al Tribunale nazionale antidoping del Coni, per la violazione dell’articolo 2.1. del Codice Wada. Il corridore era stato trovato positivo all’Eritropoietina ricombinante di tipo Mircera, nel corso dei controlli dell’Uci, il 23 luglio scorso, a Mussolente in provincia di Vicenza, dove risiede.
   La Procura aveva chiesto un anno di squalifica, invece di due, per effetto dell'attenuante concessa in seguito alla collaborazione fattiva nell'indagine (art. 10.5.3. del Codice Wada) fornita dall'atleta vicentino.
Sella ha così usufruito dello sconto di pena per aver collaborato all’indagine. El Salbaneo si era presentato davanti alla Procura antidoping, presieduta da Ettore Torri, l’8 agosto scorso, accusando il compagno di squadra Matteo Priamo di essere il fornitore.
Nel corso dell’ultimo Giro d’Italia, Sella era stato la rivelazione della corsa rosa aggiudicandosi tre tapponi dolomitici (Alpe di Pampeago, Marmolada e Tirano), sfiorando il successo nella breve ma massacrante crono individuale sullo sterrato che conduceva a Plan de Corones arrivando a pochi secondi dalla vittoria.
Per il procuratore di Emanuele Sella, l’avvocato Claudio Pasqualin, "il tribunale antidoping ha tenuto conto della collaborazione offerta da Sella. L'attenuante della collaborazione stessa è codificata in una precisa norma e, pertanto, il Tribunale ha mitigato la pena prevista. Tuttavia - aggiunge il professionista, che nel mondo del ciclismo è anche il procuratore di Filippo Pozzato - non me la sento di esprimere particolare soddisfazione, data la penosità della vicenda. Da parte mia auspico che in futuro le pene per chi fa ricorso al doping siano inasprite al punto da fungere da deterrente".