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25/01/2009
DOPING - Allarme: sospetti su oltre 30 corridori
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Berlino (Germania) - domenica 25 gennaio 2009 - Un nuovo scandalo doping rischia di travolgere il ciclismo. L'allarme arriva da Robin Parisotto, incaricato dall'Uci di analizzare i test effettuati in relazione al "passaporto biologico" su gli oltre mille corridori controllati dall’Uci. Intervistato dall'emittente tedesca Ard, Parisotto ha ammesso che i campioni di oltre 30 corridori hanno suscitato dei sospetti. Parisotto, ricercatore di Canberra che lavora per l’Uci, nel 2000 ha sviluppato la prima tecnica di analisi del sangue per rintracciare l'eventuale presenza di Epo. “Ci sono trenta corridori per i quali vale la pena di fare ulteriori indagini. Ci sono trenta risultati anomali, ma quanti si siano dopati è un’altra domanda. Quelli che sono sospetti saranno ovviamente soggetti a controlli mirati nei prossimi dodici mesi”. Secondo Parisotto il ciclismo è visto come il demonio per quanto riguarda il doping, ma è anche lo sport che sta facendo di più in proposito. “So che l’atletica e alcuni sport invernali fanno qualche controllo sul sangue, ma certamente non nella scala in cui lo sta facendo il ciclismo. Non vediamo l’abbondanza del doping negli altri sport perché in essi non c’è l’abbondanza di controlli che il ciclismo in effetti fa. Ci sono buoni motivi per i quali il ciclismo fa tanti controlli, ma ci sono molti altri sport che ne fanno pochissimi”.
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