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18/02/2009
DOPING - Valverde: la procura risponde «eccezioni non fondate»
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Roma - mercoledì 18 febbraio 2008 - L'Ufficio di Procura Antidoping del Coni ritiene "non fondate le eccezioni sollevate" nel provvedimento emanato in data odierna dal Giudice Istruttore 31 di Madrid, "in quanto gli atti dell'inchiesta Operacion Puerto sono stati acquisiti nel pieno rispetto delle norme vigenti, anche in materia di rogatorie internazionali". Questa la risposta che arriva dal Coni alla magistratura spagnola che oggi, attraverso un documento firmato dal giudice Antonio Serrano, che in Spagna si è occupato da vicino dell'Operacion Puerto, ha dichiarato "nullo tutto il processo di richiesta delle prove portato avanti dal Coni", e in particolar modo la richiesta di ottenere "campioni personali di sangue" di Valverde. "Per quanto concerne le evidenze circa le matrici biologiche connesse alla suddetta Operacion Puerto - fa sapere la Procura antidoping - le stesse sono state acquisite direttamente dall'autorità Giudiziaria Penale italiana e sono tuttora nella piena disponibilità della stessa. E' incontestabile che, per la normativa italiana, nel procedimento disciplinare sportivo sono pienamente utilizzabili le fonti di prova provenienti da procedimenti penali. L'Ufficio di Procura Antidoping, comunque, è in possesso di elementi di prova indipendenti dalle rogatorie e che consentono di procedere disciplinarmente nei confronti dell'atleta Alejandro Valverde Belmonte per le violazioni delle norme sportive antidoping, così come a lui già contestate". Alla luce di questo, la Procura antidoping conferma la convocazione di Valverde per domani alle 17, presso lo Stadio Olimpico di Roma. "La sua eventuale non giustificata assenza potrà' essere motivo di ulteriore contestazione di addebito", fanno sapere ancora dal Coni.
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