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22/06/2009

GIRO BABY - Sospensioni farsa! Aggiunta confusione alla conusione. Tutti hanno continuato l’attività

Lunedì 22 giugno 2009 - Non serviva. No! Aggiungere confusione alla confusione, alla deregulation “mondiale” sul doping. Non è servito proprio a nessuno. Nemmeno agli organizzatori a cui pare di avere scoperto chissà cosa per “restituire gli antichi valori al ciclismo”. Bravi e coraggiosi a fare resuscitare una creatura morta e quasi sepolta da due anni.

Ma il GiroBio (ma che nome orribile) poteva risparmiarsi l’ennesima gogna (per fortuna se ne sono accorti in pochi) a cui ha sottoposto i quattro ragazzi “fermati” alla partenza.
In molti, troppi ce lo hanno fatto presente!
L’equipe medico-scientifica di Luigi Simonetto avrà pur fatto il suo onesto ed utile lavoro. Avrà pur fatto sottoscrivere un protocollo d’ingaggio al momento dell’iscrizione alla gara con regole chiare ed uguali per tutti. Tanto di cappello.
Ma se poi tutti gli sforzi restano fini a se stessi? O a dare una leggera mano di vernice fresca per fare vedere che solo apparentemente c’è qualcosa di nuovo sotto il sole, quando sotto-sotto resta tutto come prima o peggio? Tutto ciò a cosa serve?
Appare solo fumo negli occhi per ridare verginità ad un movimento ormai senza più regole precise ad ogni livello ed allo sbando più totale, lasciato in mano a dilettanti allo sbaraglio, faccendieri e lestofanti di infimo cabotaggio.
Hanno voluto spedire a casa Antonino Parrinello (Bedogni Grassi), Simone Campagnaro e Francesco Verani (Calzaturieri Montegranaro) e il nazionale russo Pavel Kochetkov, quest’ultimo particolarmente atteso al Giro dopo le prodezze al De Gasperi e la piazza d’onore ottenute al Giro del Friuli e nella Coppa della Pace. Perché?
Solo due giorni dopo, domenica 14 giugno a Torrite (Lucca) Antonino Parrinello si piazza al 5° posto nella Pedalata Eletronica vinta dal colombiano compagno di squadra Carlos Quintero Norena. Ma come?
Non è finita. Passano altri due giorni e martedì 16 giugno, troviamo in gara Campagnaro e Verani al Gp S.Giovanni in Valdarno. Ma come? Ma che farsa è questa?
A cosa è servito “fermarli”, ma che problemi avevano questi corridori? Soffrivano per caso di asma, di qualche strana allergia, avano disfunzioni cardiache per non essere considerati idonei all’attività agonistica?
O peggio, avevano qualche valore sospetto che potesse fare pensare all’uso di doping?
Eppure i controlli dell’equipe medica ”hanno evidenziato - si leggeva in una nota - il loro stato di non idoneità alla partecipazione all’evento agonistico relativamente ad aspetti attinenti la tutela della salute. Comunichiamo la loro impossibilità a prendere parte alla manifestazione, con il riportato consiglio espresso dall’equipe medico scientifica di procedere ad opportuni e coerenti accertamenti in ambito clinico. Il responsabile dell’equipe medico scientifica, a loro richiesta, ha fornito agli interessati specificazioni a riguardo”.
Ma come? Non ce ne vogliano i malcapitati, anzi. Dopo pochi giorni Parrinallo, Campagnaro e Verani hanno proseguito la loro attività agonistica? Perché? In molti ce lo hanno segnalato con email di sconcerto e indignazione.
“Il giudizio di non idoneità alla partecipazione al GiroBio - ha commentato Giancarlo Brocci, presidente di Girobio Asd, sempre attravesro una nota-stampa - è da intendersi di pura natura sanitaria in quanto determinato da una complessiva valutazione delle condizioni psico-fisiche che ogni atleta, in ogni fase dell’evento agonistico, presenta e pertanto non è necessariamente da correlarsi a specifici e prefigurati parametri di indagine. Ogni altra interpretazione in merito a tali eventuali esclusioni è da ritenersi pertanto assolutamente arbitraria”. Ma concretamente cosa significa questo panegirico? Come sempre, i corridori (che le loro imperdonabili colpe ce le hanno eccome) vengono usati come capri espiatori? La solita carne da macello che nessuno tutela? Le sospensioni non erano relative a controlli riconducibili a Coni, Fci, Uci o Wada (ma quanti soggetti possono farlo…) per cui sarebbe scattata l'immediata sospensione dell'attività con provvedimenti disciplinari. Così per i quattro malcapitati restano solo brutti e gratuiti sospetti che non servono a nessuno!
Massimo Bolognini