Martedì 7 luglio 2009 - Anche il campione B di Stefan Schumacher prelevato alle Olimpiadi di Pechino lo sorso anno è risultato positivo all’Epo-Cera. Lo ha comunicato direttamente l’avvocato Michael Lehner che però contesta i tempi e metodi di queste analisi e ribadisce che il tedesco nega di essersi dopato ai Giochi.
Lehner sostiene che il laboratorio di Chatenay Malabry ha compiuto errori procedurali durante i test dei campioni e che le controanalisi sono state effettuate senza il permesso di Schumacher ed in assenza di un testimone.
Schumacher era risultato positivo addirittura due volte durante il Tour de France 2008 dove vinse anche due tappe e vesti la maglia gialla, poche settimane prima delle Olimpiadi. Per questa squalifica fino al 21 gennaio comminata dall'Uci in seguito ai controlli e le analisi predisposte dall'agenzia francese della lotta al doping (Afld) l’ex corridore della Gerolsteiner ha già presentato ricorso al Tas, l’organismo di Losanna che inizierà a esaminare il caso proprio domani, mercoledì 8 luglio.
Oltre a Schumacher a Pechino anche Davide Rebellin, medaglia d’argento nella prova su strada nel giorno del suo 38° compleanno, era risultato positivo al Cera nel primo campione, come rivelato lo scorso 28 aprile. Il vicentino che si è reso disponibile anche all’esame del dna (negato però dal Cio!) ritenendosi “pulito”, è ancora in attesa del risultato ufficiale delle controanalisi, anche se secondo le anticipazioni del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (faz.net), anche il campione B sarebbe positivo, come quello del mezzofondista Rashid Ramzi.
Ricordiamo infatti che agli ultimi Giochi anche la federazione di atletica leggera ha dovuto fare i conti con atleti positivi. Rashid Ramzi, campione olimpico dei 1500 metri del Bahrein; Vanja Persic, specialista croata degli 800 metri e la marciatrice greca Athanasia Tsoumeleka, oro nella 20 km ad Atene 2004. La sesta atleta positiva era stata la dominicana Yudelquis Contreras (sollevamento pesi). Ma le controanalisi effettuate sul campione B della pesista sono risultate negative e recentemente hanno scagionato l’atleta da ogni accusa.