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29/01/2010

DOPING - Vania Rossi positiva al Cera! «Sono assolutamente estranea. Sto allattando, sarei da mettere in galera»

Roma - venerdì 29 gennaio 2010 - Il Coni comunica che, a seguito degli esami eseguiti dal Laboratorio di Roma, è stato accertato un caso di positività. Nel primo campione analizzato, è stata rilevata la presenza del Cera per Vania Rossi, tesserata della Federazione Ciclistica Italiana, al controllo in competizione disposto dal Comitato Controlli Antidoping il 10 gennaio 2010 a Segrate (Milano), in occasione del campionato italiano di Ciclocross dell’Idroscalo dov’è giunta seconda. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha provveduto alla sospensione dell'atleta, vista la richiesta presentata dall’Ufficio di Procura Antidoping allo stesso Tna.

"Cado dalle nuvole, sono assolutamente estranea all'accusa che mi è stata rivolta – ha commentato Vania Rossi, compagna di Riccardo Riccò e sorella del professionista Enrico -. Non ho mai preso sostanze proibite e non l'ho fatto neppure ora, visto che sono mamma da luglio e allatto il mio bambino. Quella domenica, mentre attendevo di fare il controllo, ho allattato mio figlio, se avessi preso il Cera o qualsiasi altra cosa, sarei da mettere in galera. Cosa è successo? Questo non lo so, ma ci sono troppe cose che non tornano ".

Quindi anche Vania Rossi, come il suo compagno Riccò, è stata trovata positiva alla medesima sostanza, l’Epo-Cera che ha portato alla squalifica il modenese due anni fa in occasione del Tour de France. Riccò terminerà la sua squalifica di 20 mesi il prossimo 19 marzo, mentre Vania Rossi sarà sospesa dal Coni in attesa di essere ascoltata dal Tna. I due hanno un figlio di pochi mesi.

“Non posso che ripetere i concetti espressi in situazioni analoghe verificatesi con altri atleti – commenta il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco -. Lo sgomento e lo stupore per questo atteggiamento persistente da parte di alcuni atleti nel tentativo di arginare le regole ci stupisce, in considerazione anche della continua e costante attività di controllo che stiamo portando avanti all’insegna del rigore, della trasparenza e del rispetto delle regole. La Federazione Ciclistica Italiana ha appreso questa notizia con grande rammarico e continuerà nel suo lavoro di controllo, pulizia e prevenzione tutelando, in prima linea, le categorie dei più giovani”.