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08/11/2005

DOPING - Heras positivo all'ultima Vuelta. Sospetto Epo. Sospeso dalla Liberty Seguros

Madrid (Spa)martedì 8 novembre 2005 - Lo spagnolo Roberto Heras della Liberty Seguros sarebbe stato trovato positivo nella 20^ tappa della Vuelta. La stampa spagnola ha rivelato che il corridore iberico, entrato nella storia del ciclismo per aver vinto a settembre la sua quarta Vuelta di Spagna, è stato trovato positivo all`Epo. Al corridore, nato a Bejar vicino a Salamanca, la notizia sarebbe giunta il 23 ottobre e ora starebbe effettuando le controanalisi, il cui esito dovrebbe essere reso noto il 21 novembre. Intervenendo nel corso di una trasmissione televisiva spagnola, l`atleta si sarebbe difeso così: «Per me è una grande sorpresa. Sono sicuro che si tratta di un errore di laboratorio e spero che questi brutti giorni siano solo un brutto sogno». Intanto però il suo team, la Liberty Seguros-Würth lo ha sospeso in via cautelativa. Secondo le fonti spagnole la tappa della Vuelta incriminata sarebbe la 20ª, quella che aveva portato il gruppo da Guadalajara alla cittadina di Alcala de Henares. Se fosse confermata la positività lo spagnolo sarebbe costretto a rescindere il contratto con la sua squadra e a cedere il titolo di vincitore della Vuelta di Spagna.
Così il comunicato ufficiale della Liberty Segurs-Würth.

«Roberto Heras è stato sospeso dalla Active Bay, società responsabile della gestione della squadra, il 27 ottobre, giorno stesso in cui ha ricevuto presso la sua sede un avviso ufficiale dell'Uci secondo il quale il corridore era stato trovato positivo per Epo in occasione della ventesima tappa della Vuelta (una cronometro tra Guadalajara e Alcala de Henares). Per rispetto della presunzione d'innocenza - si legge ancora nel comunicato della Liberty - e in attesa della crontroanalisi, il team aveva deciso di non rendere pubblici i fatti prima della conferma definitiva, ma le fughe di notizie ci hanno convinto a stilare questo comunicato. Active Bay riconferma la sua chiara volontà di lottare per uno sport pulito offrendo a Roberto Heras, come lui stesso ha chiesto, la possibilità di provare la sua innocenza, cosa nella quale tutti speriamo».

«Roberto Heras è stato sospeso dalla Active Bay, società responsabile della gestione della squadra, il 27 ottobre, giorno stesso in cui ha ricevuto presso la sua sede un avviso ufficiale dell'Uci secondo il quale il corridore era stato trovato positivo per Epo in occasione della ventesima tappa della Vuelta (una cronometro tra Guadalajara e Alcala de Henares). Per rispetto della presunzione d'innocenza - si legge ancora nel comunicato della Liberty - e in attesa della crontroanalisi, il team aveva deciso di non rendere pubblici i fatti prima della conferma definitiva, ma le fughe di notizie ci hanno convinto a stilare questo comunicato. Active Bay riconferma la sua chiara volontà di lottare per uno sport pulito offrendo a Roberto Heras, come lui stesso ha chiesto, la possibilità di provare la sua innocenza, cosa nella quale tutti speriamo».

Questa invece l'intervista integrale rilasciata da Manolo Sáiz ai micrfoni di Radio Marca.

Sáiz dice que es "un momento difícil para todos y muy duro a nivel personal" pero asegura: "Yo pongo la mano en el fuego por Roberto Heras".

"Este es un día muy dificil para nosotros y muy duro a nivel personal, Roberto está bastante mal, lógicamente no se esperaba una noticia de este tipo".

Espera al contraanálisis. Saíz cree que todavía hay que mantener la calma"Hay que esperar hasta el contranálisis, y hasta ese momento yo le quiero dar toda la confianza al corredor. En estos momentos no hay que ponerse en lo peor, si el contranalisis confirma el analisis lo peor es el tema humano por encima del tema material". "Es muy duro y muy dificil para todos, es muy difícil comunicar o decir nada, estamos todos muy mal, pero tenemos que esperar, no podemos decir nada hasta el dia del contranalisis que son los mecanismos de defensa que tiene el deportista", dijo.

Confía en su corredor

"Yo pongo la mano en el fuego por roberto, soy una persona que confía en todo el mundo, y si confío en todo el mundo muchísimo más confío en mi gente", sentenció el director del equipo Liberty Seguros-Würth. Manolo Sáiz criticó la diferencia entre el ciclismo y otros deportes: "Nos tenemos que regir por el mundo del ciclismo, y aunque a veces nos sentimos injustamente tratados, porque no hay el mismo número de controles hacia uno y hacia otro, mientras que unos son heroes y otros villanos en la misma situacion, eso a nosotros no nos tiene que preocupar". "En estos momentos debo preocuparme por el corredor y darle todo mi apoyo, que a mi me apunten y me digan o me dejen de decir no tiene mayor importancia", señaló. "la situacion es complicada, difícil, porque el deportista tiene solo cinco días para pedir el contranalisis pero ahora hay tres semanas hasta que este se efectúe, tres semanas en las que no puedes hacer absolutamente nada, solo aguantar el temporal, sumirte en tu tristeza y desear que a partir del día 21 Roberto Heras pueda demostrar su inocencia", concluyó.