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10/03/2010
DOPING - Giunti positivo all’Epo: doveva correre la Tirreno-Adriatico
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Livorno - mercoledì 10 marzo 2010 - Al via della prima tappa della Tirreno-Adriatico non ci sarà Massimo Giunti (Diquigiovanni-Androni), risultato positivo all'Epo in seguito a un controllo fuori competizione effettuato il 23 febbraio. Il corridore pesarese, 35 anni, è rimasto a Tirrenia nell'albergo della squadra. Incredulo il suo team manager Gianni Savio: "E' inammissibile che accadano ancora queste cose. Si tratta di una vicenda amara e paradossale". Ora bisognerà valutare se la positività di Giunti influirà sul futuro della squadra e sugli inviti alle prossime corse, come il Giro d'Italia. Immediata la sospensione da parte dell'Unione ciclistica internazionale (Uci), che avrà valore fino a quando gli organi della federazione italiana non si esprimeranno sul caso. Giunti ha il diritto di richiedere le controanalisi. (Luigi Perna - Gazzetta.it)
«Questo risultato anomalo deriva direttamente da un controllo mirato delle urine, effettuato perché il profilo sanguigno di Giunti contenuto nel passaporto biologico presentava qualche dubbio sui valori» è precisato in una nota dell’Uci.
LICENZIAMENTO - L'Androni-Diquigiovanni ha annunciato il licenziamento con decorrenza immediata di Massimo Giunti. Un provvedimento che arriva prima delle controanalisi perché "il corridore ha confermato la sua colpevolezza - fa sapere Gianni Savio - E' stato un episodio che ci ha lasciati assolutamente sconcertati perché la nostra squadra ha affrontato scrupolosamente il problema doping con metodi educativi (meeting antidoping) prima ancora che punitivi (rescissione del contratto e penale prevista dallo stesso). E' una sconfitta parziale che certamente non ci fermerà nella battaglia che continueremo a combattere contro il doping". Il corridore marchigiano classe 1974 è professionista dal 1997 e non ha mai avuto la soddisfazione di vincere.
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