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16/03/2010

DOPING - Ricorso respinto. Valverde: confermati due anni di stop in Italia. Uci pronta a muoversi

Losanna (Svizzera) - martedì 16 marzo 2010 - Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha confermato la squalifica di due anni in Italia per lo spagnolo Alejandro Valverde, domenica al secondo posto la Parigi-Nizza alle spalle di Contador.
Il Tas ha respinto quindi il ricorso contro la sentenza emessa dal Tribunale Nazionale Antidoping del Coni, con la quale a Valverde veniva inibita la partecipazione a qualsiasi competizione sul territorio italiano in seguito alle indagini compiute dalla Procura Antidoping del Coni e dalla Procura della Repubblica di Roma in relazione alla cosiddetta Operacion Puerto scoppiata nel 2006.

 

Le prove presentate dal Coni ''non solo sono accettabili, ma rilevanti'' e la sanzione comminata allo  spagnolo ''è proporzionata alla violazione delle norme da parte di Valverde''. Sono queste le motivazioni con le quali il Tas di Losanna ha respinto il ricorso presentato da Valverde.
L'11 maggio 2009 il Tribunale antidoping del Coni aveva sospeso Valverde in base alle prove scoperte dalle autorità giudiziarie italiane. Valverde era stato sottoposto ad un test sangue-urine del Coni il 21 luglio 2008 quando la carovana del Tour de France sconfinò in Italia, facendo tappa a Prato Nevoso, in Piemonte. Da quel test risultò che il Dna del sangue rilevato al corridore spagnolo durante la tappa a Prato Nevoso al Tour de France, corrispondeva a quello sequestrato in una sacca che conteneva Epo durante l'Operacion Puerto. Il tribunale antidoping del Coni ha quindi determinato l'esistenza di una violazione delle sue regole antidoping, sia per l'uso di una sostanza vietata sia per il tentato uso di un metodo proibito.
Il ricorso di Valverde è stato esaminato dal collegio di arbitri del Tas composto dal presidente Romano Subiotto, dal tedesco Ulrich Haas e da Ruggiero Stincardini. L'udienza si è svolta a Losanna il 12, 13 e 14 gennaio scorso. Oggi la decisione con il rigetto del ricorso. La sanzione quindi rimane in vigore fino al 10 maggio 2011. Per due volte Valverde era stato “graziato” dai giudici spagnoli.

VALVERDE - “La decisione del Tas è inaccettabile”. In un comunicato stampa Valverde commenta il rigetto del Tas del suo ricorso. Secondo il murciano, che ha annunciato un ulteriore ricordo al tribunale federale svizzero, ''la mancanza di imparzialità del collegio arbitrale e chiare violazioni dei diritti fondamentali rendono inaccettabile la decisione, soggetta pertanto a ricorso presso il Tribunale federale svizzero''.
In particolare, Valverde sostiene che uno dei componenti del collegio arbitrale ''è parziale perché ha lavorato per l'Agenzia mondiale antidoping. La parzialità di questo arbitro è al vaglio del Tribunale federale svizzero che deciderà in merito. Se dovesse essere confermata, la decisione di oggi non avrebbe effetto. L'imparzialità degli arbitri è una condizione necessaria per un processo equo''.
Secondo Valverde, inoltre, ''il Tas non è competente a rendere illegittima una decisione da parte della giustizia spagnola''. Per lo spagnolo, poi, ''la decisione del Tas viola i diritti fondamentali del corridore, in particolare il diritto a un processo equo e il diritto alla privacy''.

Intanto l'Uci si è detta determinata a sanzionare Valverde la cui squalifica potrebbe essere estesa anche agli altri Paesi. In una nota l'Uci sottolinea di aver accolto ''molto positivamente la decisione del Tas, che conferma la convinzione che si era formato sulla base di uno studio approfondito dell'Operacion Puerto e del
coinvolgimento di Valverde''. L'Uci ha poi espresso ''la determinazione ad avviare le procedure perché la sospensione sia applicata a livello internazionale''.