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26/05/2006

DOPING - Spagna: rimessi in libertà gli altri quattro accusati. Nei primi 20 del Giro almeno 4-5 coinvolti

Madrid (Spagna) - venerdì 26 maggio - La Guardia Civil indaga sul doping e coinvolge la Active Bay, che gestisce la Liberty. E’ una vera e propria bufera quella che si è` abbattuta sul manager Manolo Saiz, della Liberty Seguros, squadra impegnata nel Giro d’Italia.
Nell’ambito di una vasta inchiesta della Guardia Civil, la polizia spagnola, il suo nome è accreditato come uno tra i maggiori protagonisti di una rete dedita al doping, facente capo al medico Eufemiano Fuentes. Nei giorni scorsi l’operazione aveva riguardato decine di persone, con l’accusa di aver somministrato farmaci proibiti ai ciclisti.
   Dopo aver passato ore davanti alla “Guardia”, Manolo Saiz è stato anche scaricato dalla Liberty, che ha il suo core business nel campo delle assicurazioni. Con un comunicato ufficiale, la società ha informato di essersi sempre schierata a favore “di una cultura per uno sport pulito e per la tolleranza zero in materia di doping. Nel novembre 2005 - continua il comunicato - in conseguenza della sospensione di un corridore per doping, abbiamo rafforzato le clausole per avere un contratto con noi”. Quindi, la conclusione dell’attività nell’ambito del ciclismo da parte della società: “Le implicazioni in conseguenza dell’arresto di Manolo Saiz sono altamente preoccupanti: danneggiano il nostro nome e il nome del ciclismo. Abbiamo informato all’Active Bay che abbiamo cancellato il nostro contratto di patrocinio. Rispetteremo però gli obblighi finanziari che avevamo assunto”.
   Intanto, mentre viene abbandonato da tutti, Saiz, secondo un’indiscrezione del quotidiano spagnolo Marca, avrebbe deciso comunque di andare avanti, con l’aiuto dell’altro socio, Pablo Anton, e con la collaborazione della multinazionale Wurth. “Andiamo avanti”, avrebbe detto Saiz dopo le ore trascorse nella stazione della Guardia Civil. Poi, avrebbe chiamato i suoi corridori, in Italia, e avrebbe detto loro che “la Active Bay si fa carico e responsabilità di ogni cosa”.
   Gli inquirenti spagnoli stanno anche indagando sui rapporti tra Fuentes e il medico italiano Luigi Cecchini, preparatore di numerosi corridori. La vicenda iberica ha quindi molti riflessi sul Giro. Non fosse altro perché tra i coinvolti nell’inchiesta ci sarebbero anche 4 o 5 corridori nelle prime 20 posizioni in classifica. Un nome su tutti è il tedesco Jan Ullrich.
   Stamani i quattro arrestati nei giorni scorsi in relazione alla vicenda di doping e comparsi oggi davanti al giudice sono stati rimessi in libertà, secondo la Radio Cadena Ser. Si tratta del medico Eufemiano Fuentes, dell'ematologo Luis Merino, del corridore professionista di mountain bike Alberto Leon e del direttore sportivo aggiunto della Comunidad Valenciana Ignacio Labarta.
   Manolo Saiz, direttore sportivo di Liberty Seguros è stato invece rimesso in libertà mercoledì dopo esser stato interrogato dalla polizia.

   La radio ha successivamente precisato che nei confronti del medico Eufemiano Fuentes la scarcerazione è condizionata al pagamento di una cauzione di 300.000 euro, mentre gli altri tre dovranno semplicemente presentarsi settimanalmente davanti al giudice e non potranno lasciare il paese. Nella notte così Fuentes che non ha pagato la cauzione, nel frattempo pare essere stata ridotta a 120.000 euro è rimasto in cella a Madrid. Merino e Fuentes, ieri interrogati nuovamente, non hanno collaborato. Il fatto che in Spagna non esista ancora una legge contro i reati di doping li mette relativamente al riparo da dure condanne. Attualmente sono accusati di attentato alla salute pubblica.