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03/07/2010

DOPING - Nuova bufera su Armstrong. Lo accusano ex compagni dell’Us Postal

Washington (Stati Uniti) - sabato 3 luglio 2010 - Ancora nuovi sospetti su Lance Armstrong nel giorno del via al Tour de France. Tre suo ex compagni ai tempi della Us Postal hanno confermato quanto denunciato già da Floyd Landis. In un'intervista apparsa oggi sul sito internet del Wall Street Journal hanno ammesso che il loro vecchio team ai tempi in cui nella squadra c'era il texano faceva uso di doping.
Il giornale non rivela i nomi dei tre ciclisti ma sottolinea che «hanno rivelato al Journal che si faceva uso di doping all'epoca in cui Armstrong era il loro leader. Uno di loro ha ammesso che lui stesso si è dopato».
Il giornale ammette comunque che «numerosi altri corridori hanno dichiarato di non aver mai seguito questo genere di attività in squadra».
Il Wall Street Journal pubblica inoltre anche una lunga intervista a Landis in cui l'altro ex compagno di squadra di Armstrong, che in passato ha già accusato il sette volte vincitore del Tour, rivela nuovi particolari sulle pratiche di doping alla Us Postal negli anni compresi tra il 2001 e il 2004.
Armstrong ha sempre respinto ogni accusa mettendo in dubbio la credibilità di Landis, che nel 2006 fu trovato positivo al Tour al testosterone e che prima della sua confessione aveva sempre e reiteratamente negato ogni accusa.
Nella nuova intervista emergono dettagli inquietanti sul passato di Armstrong e su una vicenda che definisce come «una delle più grosse e complesse e coordinate cospirazioni truffaldine nella storia dello sport». Landis ammette di aver fatto uso di Epo e fa addirittura una cronologia delle pratiche di doping cui si sarebbe sottoposto alla Us Postal. Racconta che nel 2001 subito dopo aver firmato l'accordo con il team Armstrong lo avrebbe invitato una sera a Austin in Texas a un festino a base di cocaina in compagnia di alcune spogliarelliste.
«In quel momento mi sono fatto l'idea che c'era un'immagine, mentre la realtà era un'altra» ha commentato Landis. Selezionato dalla squadra per il Tour del 2002 Landis racconta che il direttore sportivo del team Johan Bruyneel lo avrebbe invitato a portare dei cerotti di testosterone «due notti su tre», oltre a sottoporsi a trasfusioni per migliorare l'ossigenazione del sangue.
Armstrong stesso gli avrebbe dato la prima occasione per doparsi nella sua carriera consegnandogli una ventina di cerotti e gli avrebbe anche spiegato «la complessa logistica delle trasfusioni» per evitare i controlli. Landis in particolare parla di due trasfusioni presente Armstrong. La prima risalirebbe al Tour del 2004: dice che sarebbe stata praticata in una stanza d'albergo che fu deciso di prendere appositamente per lo scopo. L'altra sarebbe avvenuta direttamente sul pullman della squadra, che fu fatto fermare «su una strada di montagna isolata». Rivela infine di aver scoperto che per coprire i costi del doping l'Us Postal si rivendeva le bici messe a disposizione dal proprio fornitore Trek.