ULTIM'ORA
   email: password:
   Registrati Password dimenticata?

:: ultimo video :: archivio video ::
 
 

20/07/2010

DOPING - Dal filone di Brescia attesi nuovi sviluppi

Padova - martedì 20 luglio 2010 - Riesplode in pieno Tour de France lo scandalo doping nel ciclismo. E' anche questa volta c'è il nome di un big nel registro degli indagati: Alessandro Petacchi, il campione della Lampre in corsa per la maglia verde nella Grande Boucle, con due tappe all’attivo.
Le accuse rimbalzano dalla Procura di Padova, che da circa due anni sta passando al setaccio i presunti casi di doping non solo nel mondo delle due ruote, ma anche in altri sport, calcio compreso. Dal Tour l'azzurro si difende, e attraverso il suo legale si dice ''certo di poter fornire tutti gli elementi a dimostrazione della sua totale estraneità alla vicenda''.
Secondo il suo avvocato, Virginio Angelini, i fatti sui quali vuol far luce Padova riguarderebbero vicende ''relative al passato e in nessun modo pertinenti alla stagione in corso''.
Petacchi è indagato dal pm Benedetto Roberti per utilizzo di sostanze e pratiche vietate. Un filone che discende dalle perquisizioni compiute nell'aprile scorso dai Nas dei Carabinieri nelle case dello stesso atleta spezzino e del suo gregario, Lorenzo Bernucci. Nell'abitazione di quest'ultimo i militari avevano sequestrato alcune fiale del pericoloso Pfc (perfluorocarburo), una sorta di nuovo Epo, un prodotto chimico sintetica usato in anestesia, e di albumina umana. Questa è ritenuta invece dagli inquirenti una sostanza 'coprente', in grado cioè di aumentare la parte liquida del sangue quando l'ematocrito è molto alto. Bernucci, già stato trovato positivo in passato alla subutramina, era stato per questo sospeso dall'attività sportiva.
Ora, trascorsi alcuni mesi, sono giunti sul tavolo del magistrato padovano gli esiti degli ulteriori accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza e delle consulenze tecniche sui farmaci trovati nella disponibilità dell'ex compagno di squadra del campione della Lampre. Così, una decina di giorni prima del via della corsa francese, Petacchi è stato informato che tra gli indagati nell'inchiesta antidoping - oltre una decina, tra i quali lo stesso Bernucci, e Marco Velo, ma anche un calciatore di serie A - c'era anche lui. Lo spezzino ha potuto però partire lo stesso nella Grande Boucle.
L'interrogatorio - ha spiegato oggi il pm Roberti - era già previsto dopo la conclusione del Tour, delegato alla polizia giudiziaria. La Procura Antidoping del Coni ha fatto sapere che son ''sono in corso i conseguenti e necessari approfondimenti ai fini dell'esercizio dell'azione disciplinare sportiva, tenuto conto della complessità della fattispecie in esame in cui sono coinvolti numerosi soggetti tesserati e non tesserati''.
Nell'ambito dell'inchiesta padovana, Nas e Guardia di Finanza avevano eseguito il 29 giugno scorso 22 perquisizioni negli ambienti del ciclismo professionistico e dilettantistico in diverse province italiane: Brescia, Lucca, Firenze, Padova, Venezia e Genova. Le indagini aveva accertato che molti degli atleti coinvolti facevano riferimento ad un medico endrocricologo di Brescia in servizio presso un ospedale. L'uomo aveva aperto un ambulatorio presso la propria abitazione dove visitava gli atleti e prescriveva farmaci anche vietati