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16/09/2010

DOPING - Blitz antidoping della Finanza, indagato Mariano Piccoli.

Padova - giovedì 16 settembre 2010 - Era tutto pronto domenica 11 luglio scorso a mezzogiorno a Villa Del Conte. Mancava poco alla partenza del 25. Giro del Medio Brenta, classica estiva internazionale 1.2 Elite-Under 23. I 170 ciclisti dilettanti provenienti dai principali team Elite-Under 23 italiani e da importanti squadre europee erano pronti per salire in sella alla bicicletta e portarsi alla partenza. Ebbene, era tutto così quando gli uomini della Guardia di Finanza di Padova sono arrivati a Villa del Conte con un mandato di perquisizione a firma del pubblico ministero Benedetto Roberti, il magistrato che si occupa del doping. I militari delle Fiamme Gialle sono andati direttamente dal direttore sportivo della squadra Team Trentino. Si tratta dell’ex corridore professionista Mariano Piccoli, residente a Trento.
Era lui che dovevano perquisire gli investigatori della Guardia di Finanza. Lui, la sua ammiraglia con la quale avrebbe partecipato alla corsa, e il furgone che serviva da spogliatoio e da riposo prima della corsa per i sei atleti del team. Sì, Mariano Piccoli è stato perquisito e nelle tasche i finanzieri gli hanno trovato delle compresse anonime e di presunta provenienza estera.
Ieri mattina il pubblico ministero Benedetto Roberti ha affidato l’incarico alla dottoressa Renata Favretto, biologa dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Padova, che dovrà analizzare i farmaci trovati in possesso di Piccoli.
Mentre una squadra perquisiva il direttore sportivo e la sua ammiraglia, un’altra squadra di finanzieri è andata a controllare il furgoncino dove si trovavano i ragazzi. E i militari avrebbero visto volare dei farmaci dai finestrini e finire in un fosso. I medicinali sono stati raccolti. Ebbene, uno dei corridori, E.Z., che è stato visto buttare via i farmaci, è poi risultato positivo all’Epo.
Mariano Piccoli è indagato per doping e per ricettazione. Insomma, avrebbe acquistato illegalmente dei medicinali dopanti, che sarebbero stati usati dai corridori della sua squadra.
(Lino Lava - Il Gazzettino)

AFFIDATE LE ANALISI SULLE PASTICCHE DI PICCOLI
Sarà la dottoressa Donata Favretto, dell’Istituto di medicina legale di Padova, ad esaminare la composizione di pasticche anonime di provenienza estera trovate nelle tasche dell’ex corridore professionista Mariano Piccoli, 40 anni di Trento, direttore sportivo del team Ballan Legno Case, che nella vicenda è difeso dall’avvocato Degaudenz del foro trentino.
L’incarico è stato conferito dal pubblico ministero padovano Benedetto Roberti, titolare dell’indagine che aveva portato gli uomini della Guardia di Finanza a mettere a segno un blitz al nastro di partenza della venticinquesima edizione del Giro del Medio Brenta, riservato ai ciclisti delle categorie élite-under 23.  Era la mattina dell’11 luglio scorso quando i militari arrivarono nell’area riservata agli atleti con un decreto di perquisizione. Piccoli fu costretto a vuotare il contenuto delle proprie tasche e vennero sequestrate le pasticche, mentre altre compresse furono trovate in due borse appoggiate da alcuni ciclisti della squadra vicino all’auto ammiraglia e ad un furgone: complessivamente il sequestro fu di una settantina di pasticche prive di indicazioni. Ora Piccoli è iscritto nel registro degli indagati per ricettazione e somministrazione di sostanze dopanti. Ma i finanzieri recuperarono anche un flacone di Cotramal, potente antidolorifico diluito in borraccia per lenire i dolori muscolari durante la competizione: era stato un giovane corridore del gruppo a sbarazzarsi del farmaco. Successivamente uno degli atleti del team trentino che avrebbero gettato via i farmaci sotto accusa, E.Z., è risultato positivo all’accertamento relativo all’Epo.
Lo scorso aprile Mariano Piccoli è però incappato in un altro brutto «incidente»: il suo nome compariva infatti nella lista dei 35 indagati dalla Procura di Mantova nell’ambito dell’inchiesta sul doping avviata dal Nas di Brescia nel 2008. (Cristina Genesin - Il Mattino di Padova)