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08/10/2010

DOPING - Caso Contador: spunta un testimone «prelievi tra Delfinato e Tour». Lo spagnolo smentisce e passa al contrattacco

Venerdì 8 ottobre 2010 - Secondo il magazine fiammingo Humo, Alberto Contador avrebbe prelevato il proprio sangue tra il Dauphiné Libéré e il Tour de France al fine di effettuare una auto-trasfusione durante la Grande Boucle. E proprio questo sangue avrebbe contenuto il clenbuterolo utilizzato in precedenza durante un programma di perdita di peso. La rivista cita una fonte molto vicina al team Astana. Si ipotizza addirittura un compagno di squadra.
Lo spagnolo avrebbe quindi utilizzato il clenbuterolo per perdere peso in modo più rapido in vista del Tour. Questo farmaco può infatti accelerare la perdita di massa grassa. Ma non solo. Il clenbuterolo sarebbe stato assunto assieme al T3, un ormone tiroideo acceleratore del metabolismo che favorisce lo smaltimento dei grassi e consente quindi un minor utilizzo di clenbuterolo, diminuendo pertanto ancora di più la quantità di farmaco adoperata dall’asso di Madrid.
"Contador era leggermente in sovrappeso al Delfinato. Ecco perché ha usato il clenbuterolo: perdere gli ultimi chili e nello stesso tempo ridurre la massa muscolare. Oppure, nel migliore dei casi, l'aumento" avrebbe riferito la persona vicina alla formazione kazaka.
"Durante il periodo successivo al Delfinato, Contador si è fatto prelevare il sangue in quantità moderata, in modo da non alterare i valori del suo passaporto biologico. Questi prelievi però, sono avvenuti quando era ancora presente qualche traccia infinitesimale di clenbuterolo. Così tutto è rimasto conservato nelle sacche di plastica finché non è avvenuta l’auto-trasfusione che ha fatto scatenare il caso".
Come noto, a un controllo effettuato durante il giorno di riposo del Tour lo scorso 21 luglio a Pau, tracce di clenbuterolo sono state trovate nelle urine del vincitore del Tour. Contador si è difeso tirando in causa la carne, fatta arrivare dalla Spagna, che aveva mangiato il giorno prima per iustificare un caso di contaminazione alimentare.
Dopo queste scottanti rivelazioni il madrileno non ha incassato il colpo senza reagire.
Anzi, "ha deciso di volere avviare un'azione legale contri i vari media e siti web che sino ad oggi hanno pubblicato informazioni diffamatorie, riservando la stesso trattamento anche per le eventuali pubblicazioni future” ha fatto sapere il suo portavoce.
«Alberto Contador smentisce categoricamente la veridicità delle informazioni pubblicate da certi media e ribadisce la propria innocenza, come provano i rapporti scientifici forniti a l'Uci e resi pubblici e come il suo passaporto biologico conferma», afferma in un comunicato sempre il portavoce.
«Il corridore chiede alle autorità sportive e particolarmente all'Uci di risolvere in maniera rapida questa vicenda, perché è questo il modo migliore per porre fine a speculazioni e a informazioni false e diffamatorie»