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09/02/2011
PROF - Riccò migliora. Perquisita l’abitazione, trovate pastiglie sfuse
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Modena - mercoledì 9 febbraio 2011 - Riccardo Riccò sarà presto sentito dalla Procura di Modena. Lo si apprende da fonti investigative. Il 27ettenne di Formigine è ulteriormente migliorato oggi, tanto che i medici che lo assistono all'ospedale di Baggiovara hanno sciolto la prognosi. Sembra quindi ormai alle spalle il malore che tra sabato e domenica aveva ridotto in fin di vita il corridore, e che si ritiene conseguenza di un'autoemotrasfusione compiuta a pochi giorni dal Giro del Mediterraneo, cui l'atleta avrebbe dovuto prendere parte. «Il paziente ha trascorso una notte tranquilla. Visto il costante miglioramento, i medici hanno deciso di sciogliere la prognosi», termina il breve bollettino medico circa lo stato di salute di Riccò, che è sempre rimasto vigile. «A noi innanzitutto dispiace il fatto che un giovane di 27 anni stia male», ha detto il procuratore capo di Modena Vito Zincani, illustrando lo stato dell'inchiesta aperta dopo il ricovero del corridore. Il pm Pasquale Mazzeim, alla presenza della fidanzata Vania Rossi, ha disposto una perquisizione del Nas dei carabinieri di Parma nell'abitazione di Riccò a Serramazzoni (Modena), senza però che siano stati trovati - a quanto risulta da fonti investigative - elementi che provino la pratica dopante illecita ipotizzata. Gli agenti non avrebbero trovato indizi sull'autoemotrasfusione ma sarebbero state sequestrate delle pasticche sfuse per accertarne la composizione. La compagna Vania Rossi, avrebbe riferito ai carabinieri di averlo trovato in condizioni critiche quando sabato sera è rientrata a casa con il figlioletto. La famiglia del Cobra, oggi si è chiuso nel silenzio. Il padre Rubino, facendo la spola tra l'abitazione di Formigine e l'ospedale, ha cortesemente rifiutato di parlare, limitandosi a un «non abbiamo voglia di commentare». Anche al fan club di Riccò, a Formigine, c'è più disagio che voglia di parlare. «A noi interessa che Riccardo recuperi pienamente come persona, tutto il resto viene in secondo piano», dice Gianni Ghirri, zio del corridore e presidente del gruppo di tifosi. Per l'assessore provinciale allo Sport di Modena, Stefano Vaccari, «se fossero confermate le notizie di una autoemotrasfusione andata male, significherebbe che siamo arrivati all'epilogo di una vicenda umana e sportiva, a tratti drammatica e autodistruttiva, che fa riflettere». Riccardo Riccò rischia ora il licenziamento in tronco dalla Vacansoleil qualora risultasse che il suo ricovero in prognosi riservata all'Ausl di Modena dalla giornata di domenica sia dovuto ad un'autoemotrasfusione fatta con sangue andato a male. La formazione olandese, che ha “strappato” lo scalatore di Formigine alla Flamina con qualche polemica di troppo, fa sapere di «non avere elementi sufficienti in questo momento», ma allo stesso tempo assicura che «la squadra pratica la tolleranza zero in materia di doping e ogni corridore che non rispetta il regolamento sarà licenziato». A parlare è un portavoce del team c he, nel caso in cui i sospetti di pratiche illecite siano confermati, precisa che Riccò «rischia l'espulsione immediata», con annessa «una procedura giuridica per aver attentato all'immagine della Vacansoleil».
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