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09/02/2011
PROF - Caso Riccò: Ausl Modena: «Sempre rispettata la tutela della privacy». La Procura ha aperto un fascicolo
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Modena - mercoledì 9 febbraio 2011 - Il comportamento del medico dell'ospedale di Pavullo che ha scritto il referto sulle condizioni di salute Riccardo Riccò, ricoverato da domenica all'ospedale di Baggiovara di Modena dopo aver accusato sabato un malore al termine di un allenamento'', è stato ''ineccepibile'' e il professionista ha parlato del contenuto solo con ''le autorità competenti''. Lo precisa in una nota l'ufficio stampa e media Azienda Usl di Modena. Ieri dalla procura modenese era arrivata la conferma che Riccò avrebbe riferito al primo medico che lo prese in cura dopo il malore di essersi fatto un'autoemotrasfusione utilizzando proprio sangue conservato in frigorifero per 25 giorni. «Abbiamo effettuato ogni sforzo per trovare il giusto equilibrio - scrive l'Asl - tra tutela della privacy del paziente e diritto di cronaca, partendo dal rispetto delle rigide regole che ci impongono il massimo rigore nella diffusione delle notizie che riguardano persone ricoverate presso le nostre strutture. In coerenza con questi principi, e sempre con il consenso dei familiari, ci siamo limitati a comunicare sintetiche informazioni sullo stato di salute di Riccardo Ricco', anche per consentire ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro sulla base di fonti attendibili. Con questa consapevolezza, riteniamo sia importante aggiungere che il medico che ha redatto il referto medico presso l'ospedale di Pavullo, trasmesso poi alla procura, ha svolto in modo ineccepibile il proprio lavoro, adempiendo a un obbligo di legge. Mai però il medico ha rilasciato dichiarazioni su quanto contenuto nel referto, se non alle autorità competenti». Il senso è che non è stato il medico a rivelare alla stampa l'ammissione di Riccò sull'autoemotrasfusione. PROCURA - «È stato aperto un fascicolo per violazione dell'articolo 9, adesso accerteremo con quali modalità, se ad esempio si tratta di emotrasfusione. In questi giorni, tra l'altro, appena starà meglio dovremo ascoltarlo». Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky il Procuratore Capo di Modena Vito Zincani in merito a Riccardo Riccò. Sull'ipotesi che non sia stato solo e che sia stato viceversa aiutato da qualcuno, Zincani si mantiene cauto:«Non sappiamo, non possiamo formulare ipotesi, accerteremo se l'idea che abbia fatto tutto da solo è praticabile o meno. Quanto prima procederemo anche a sentire i familiari».
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