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08/06/2011

PROF - La Commissione Tutela Salute Fci sospende Riccò

Roma - mercoledì 8 giugno 2011 - La Commissione Tutela della Salute della Federazione Ciclistica Italiana, presieduta dal dott. Luigi Simonetto, ha provveduto, in data odierna, a sospendere l’atleta Riccardo Riccò dall’attività agonistica per motivi inerenti alla tutela della salute dell’atleta stesso.
Il provvedimento della Fci fa seguito al grave episodio che all'inizio dell'anno ha visto protagonista Riccò, sul quale è in corso un'indagine della Procura della Repubblica di Modena. Il corridore emiliano il 6 febbraio venne ricoverato a Pavullo e poi trasferito all'ospedale di Modena per un blocco renale. In quell'occasione, secondo il referto medico che fu stilato, Riccò dichiarò ai sanitari di essersi sottoposto a un'autotrasfusione con il suo stesso sangue, conservato nel frigorifero da 25 giorni. Un'affermazione poi ritrattata dal corridore, che spiegò di non essere stato cosciente al momento del ricovero.
Non è la prima volta che l’emiliano cade nella rete del doping. Nel 2008 venne condannato a una squalifica di due anni e mezzo per la positivo al Cera, l'eritropoietina di ultima generazione. Riccò aveva vinto due tappe del Tour de France quando fu incastrato dai controlli. Scontò venti mesi di squalifica e tornò poi alle gare nel marzo dello scorso anno indossando la maglia della Flaminia. Dopo essere passato al team olandese Vacansoleil era tornato a vincere (Giro dell'Austria) e lunedì avrebbe dovuto tornare a correre al Giro di Serbia con la sua nuova squadra, la Meridiana-Kamen, team Continental con base in Campania e licenza croata. Poteva essere la stagione del rilancio e invece Riccò rischia di fermarsi di nuovo. E' probabile infatti a questo punto un nuovo stop da parte del Coni per il modenese che, essendo recidivo, in base alle nuove norme varate quest'anno dalla Federciclo, rischia la radiazione.