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27/08/2011

DOPING - Arrestato trafficante nelle Marche

Ancona - sabato 27 agosto 2011 - Azzerato il vertice di un traffico internazionale di sostanze illecite. Il trafficante arrestato a Fano è Sergio De Costanzo, di 60 anni, originario di Ancona, ma residente da molti anni a Pesaro. L'uomo - ha spiegato il comandante del Nas di Ancona cap. Antonio Esposito, che ha diretto l'operazione - era già noto alla giustizia per fatti analoghi, ed era già stato arrestato in passato, sempre dai Nas. Secondo quanto riferito dagli investigatori, l'uomo può essere considerato «il capo dei capi» del traffico illegale di anabolizzanti, il grossista in grado di procurarsi ogni tipo di sostanza e rifornire i clienti soddisfacendo in pratica ogni tipo di esigenza. Nell’inchiesta sono già finite altre dieci persone che vivono al centro Nord, ma non si escludono ulteriori sviluppi.
Le sostanze sequestrate nel corso dell'operazione (migliaia e migliaia di fiale e compresse) erano depositate in un magazzino di un centinaio di mq ubicato a Fano (Pesaro Urbino). Venivano prodotte in laboratori artigianali clandestini in Spagna, Olanda e Inghilterra: nandrolone, testosterone, efedrina e simili, tutte con gravissimi effetti collaterali su sistema cardiovascolare, fegato, sistema nervoso e glandolare.  
De Costanzo le «importava» o tramite normali spedizionieri (totalmente ignari di ciò che trasportavano) dei quali si serviva usando false identità; oppure si incaricava lui stesso di andare personalmente a prelevarle all'estero con un furgone. Una volta che le droghe erano giunte a destinazione nelle Marche, De Costanzo le inscatolava, valendosi delle prestazioni di ditte cartotecniche e di tipografie, che gli confezionavano le scatolette in cui metteva fiale e compresse, e su cui apponeva le etichette con nomi di fantasia che gli permettevano di commercializzare i dopanti anche a prezzi più elevati del normale.
De Costanzo, però, non si abbassava mai a vendere direttamente le sostanze alla clientela, operazione che attuava valendosi di una rete di persone, alcune delle quali residente fuori dalle Marche, già individuate dai carabinieri. I clienti erano principalmente atleti, culturisti, utilizzatori negli ambienti delle palestre.

In particolare i carabinieri si stanno concentrando sulla tipografia, collocata sul territorio regionale, che aveva il compito di stampare il materiale cartaceo per confezioni e informazioni, soprattutto bugiardini, che indicavano i contenuti delle fiale, e le scatole utili a confezionare le partite di anabolizzanti.

S’indaga anche sull’eventuale coinvolgimento di altre persone che avrebbero lavorato nel laboratorio clandestino in via Tombaccia, a Fano, dove i farmaci anabolizzanti e stupefacenti venivano confezionati, utilizzando solitamente marchi e brevetti depositati da note case farmaceutiche, per poi essere destinati alla distribuzione nazionale nell’ambito delle palestre e di attività sportive amatoriali. Su questo punto però i carabinieri ritengono che De Costanzo agisse perlopiù da solo, assumendosi l’onere di spostare materiale e scatole per la consegna.

Al vaglio dei carabinieri dei Nas di Ancona ci sono invece nomi e indirizzi, che figuravano nel materiale sequestrato, che potrebbero portare a ricostruire l’intera rete dello spaccio messa in piedi da De Costanzo, il quale aveva messo a punto un giro internazionale dove i farmaci ad azione dopante venivano acquistati all’estero e importati in Italia da lui personalmente, o per il tramite di spedizionieri, utilizzando una falsa identità. La merce era destinata alla distribuzione nazionale all’ingrosso nelle palestre.

Si attendono anche i risultati delle analisi chimiche su fiale e pasticche sequestrate (45.000 fiale e 50.000 compresse di farmaci dopanti e steroidi androgeni, anche ad azione stupefacente come somatropina, testosterone, nandrolone, stanazololo, efedrina e metadone) per stabilirne l’esatto valore, ma la stima supera già il milione di euro.