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GUNN RITA MARATHON - GF DEL MONTELLO
CAMPIONATO ITALIANO MARATHON
INTERNAZIONALE CL. 1
Domenica 28 Giugno - Ore 8.00


Radiocorsa on-line a cura di Massimo Bolognini e Massimiliano Pizzolato

 
 

  
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Per il tricolore marathon è tutto!

Pedali di Marca e Ciclonews.it vi danno appuntamento all'anno prossimo per il campionato europeo marathon.

Vi aspettiamo, non mancate!!!

  
 

TRICOLORE DONNE - Ecco tutta sola l'iridata e campionessa olimpica Gunn-Rita Dahle che bissa il successo dello scorso anno. Incredibile risultato per la neo mammina!

Anche per le girls c'è un duello per la conquista del titolo italiano: protagoniste Eva Lechner e la veterana classe '68 Roberta Gasparini (Ktm) . 

La spunta allo sprint la fenomenale altoatesina, tra l'altro reduce dal tricolore strada di Imola disputato solo giovedì scorso.

Bronzo per l'ex tricolore bolognese Elena Gaddoni (Promo Bike).

Eva Lechner (Colnago Cap Arreghini) quindi aggiunge un altro titolo al già ricchissimo ed invidiabile palmares. 

 Siamo ora in attesa della gara che assegna il tricolore femminile.
 

TRICOLORE ELITE - In Corso Mazzini a Montebelluna non c'è storia!

Mirko Celestino (Alba Orobia) vinceee!!.

E' il biker ligure il nuovo campione italiano mtb marathon.

Il bolzanino Mike Felderer (Sintesi) è d'argento.

Sul terzo gradino del podio tricolore (5° assoluto) sale Mirko Pirazzoli (Isd).

Seguono De Bertolis (6°), Gliberto Simoni, Marzio Deho, Enrico Franzoi e il colombiano Julio Humberto Caro Silva.

Per gli Under 23 il tricolore lo indossa Juri Ragnoli (Top Race) 15° al traguardo, argento per Johannes Schweiggl (Silmax), bronzo per Luca Rocchi (Gebi).

 

Ultimo km per il tandem in lotta per il tricolore!!!

Paez intanto taglia il traguardo in seconda posizione.

 

Sul Poggio Tre Pini dove si sale a piedi Celestino è colpito dai crampi!!

Ma il ligure che ha nel suo palmares un Giro di Lombardia non molla  

 A Biadene sulla Presa XX Felderer cerca di sorprendere Celestino!
 Il tricolore marathon  una sfida a due tra Felderer e Celestino!!!
 

ARRIVO EXTREME - Roel Paulissen entra nell'albo d'oro della Gf del Montello!

Il belga tuto solo stravince dopo 4h24'18" di gara massacrante. Prima di lui avevano vinto Celestino, Deho, Medvedev, Hermida, Dietsch e Zoli 

 Paulissen è ormai atteso al traguardo. Il belga iridato ha incrementato il vantaggio su Paez ed il lotto degli italiani. L'ultimo rilevamento era di circa 9'.
 A questo punto per l'assegnazione del tricolore 2009 sarà decisiva l'ultima salita, una sorta di "muro", il Poggio Tre Pini presente in località Boccacavalla ad una manciata di km dal traguardo.
 

Si succedono single-track e cotes verso l'arrivo e la situazione alle spalle di Paulissen cambia nuovamente. C'è Peaz solitario.

Gibì Simoni pare avere gettato la spugna lasciando via libera ai due specialisti Felderer e Celestino.

 

ARRIVO CLASSIC - Sul traguardo intanto iniziano a giungere i primi concorrenti. Il primo riguarda il percorso corto con Mauro Simion (PlayLife, MAster 1) che primeggia nel Classic di 44 km. Secondo assoluto è lo junior Nicolò Ferrazzo (Bike Club 2000), terzo Michele Franzin  (Vimotorsport, M1) e quarto Michele Trabucchi (Ideal).

Tra le donne il Classic è stato dominato dalla friulana Paola Maniago (Acido Lattico).

I primi di classifica dei Master e quindi campioni italini 2009  sono i seguenti:

MASTER SPORT - 1° Luca Bigazzi (Errepi Frw)

MASTER 1 - Mirco Balducci 

MASTRE 2 - Riccardo Milesi (Lissone)

MASTER 3 - Massimiliano Dionisi (Offlimits)

MASTER 4  - Gilberto Perin (Staff Bike)

MASTRE 5 - Michele Feltre (Cicli Spezzotto Team)

  

 Intanto il ct Pallhuber commenta il "fattaccio" della partenza: "E' un fatto gravissimo che non doveva capitare. Bastava parlarne prima per risolvere le questione. La corsa così è stata falsata. E' un grande peccato. Questo fatto penalizza solo l'organizzazione che non meritava questo. Ora toccherà al Consiglio Federale prendere in mano la cosa e prendere i dovuti provvedimenti".
 Il primo ad inseguire il tricolore uscente Felderer è stato Mirko Celestino, l'ultimo vincitore della Gf del Montello e il grande Gilberto Simoni, il campione trentino che il tricolore marathon lo ha conquistato nel 2006 a Folgaria. 
 

Attenzione!!! Una svolta al tricolore marathon!

Il forcing di Mike Felderer tra le cotes n° 11 (La Militare) e 12 (Val La Padovana) ha fatto esplodere il gruppetto dei battistrada del campionato italiano.

 La testa della corsa, dove l'iridato marathon Roel Paulissen è ormai imprendibile, si avvicina a Volpago del Montello e alla Casa Rossa, dove nel 2007 sono stati assegnati i tricolori cross country organizzati da Pedali di Marca.
 I protagonisti del percorso Extreme sono in gara da 3 ore e 45'.
 

Nonostante la splendida giornata di sole i biker sono una maschera di fango rosso!

La pioggia degli ultimi giorni ha infatti appesantito non pococ un tracciato già di per se impegnativo.

 Verso la cote n° 10 "Cima delle Panziere" che precede il Gpm della Militare, Simoni scende di bici per un salto di catena, mentre è in compagnia di Bettelli, Pallhuber, Felderer e Celestino. Il resto della truppa segue a poca distanza, ma la fatica inizia a fasri sentire. 
 

Nella zona della Presa V, quella passata alla storia per essere stata l'ascesa dei Mondiali del 1985, termina l'avventura solitaria di Pierluigi Bettelli.

Quindi nei pressi del tratto di single-track n° 7 è tutto da rifare. Fermo restando il monologo dell'iridato Roel Paulissen che andrà ad iscrivere da vincitore assoluto il suo nome nel prestigioso albo d'oro della Gf del Montello. 

 A Giavera del Montello Paez non è più in compagnia di Bettelli che conserva circa un minuto sugli inseguitori guidati da Gibì Simoni. 
 Seguono due tratti quasi consecutivi si single-track tra Presa II e III del Montello.
 Quando è scoccata la terza ora di gara, superata in questo momento la cotes n° 8 relativa al monumento di Francesco Baracca.
 

Pierluigi Bettelli sembra avere una marcia in più quando la strada prende a salire. Mentre dietro si registra una leggera sfoltita dei ranghi. Con Gibì Simoni e Mirko Celestino troviamo Johann Pallhuber, Pirazzoli, Felderer, De Bertolis e Caro. 

 

Alle spalle di Paulissen si distingue l'azione di Pierluigi Bettelli, la grande rivelazione di quest'oggi. Con lui il colombiano Paez.

Dietro inseguono Felderer, Pallhuber, Michele Casagrande, De Bertolis, Pirazzoli, Simoni, Celestino, Cattaneo, Caro e Degasperi. 

 L'iridato Paulissen ha circa 7' sul resto della truppa che è ritornata sulla riva Destra del Piave.
 Il colombiano Caro perde contatto (probabilmente per guasto meccanico)  da Bettelli e Paez e viene riassorbito dal drappello di Simoni.
 Sul 4° GPM nei perssi del Colle della Tombola, troviamo Paulissen al comando. Molto più dietro il terzetto composto da Bettelli, Paez e Caro, quindi a quasi un minuto sette unità: il tricolore uscente Felderer, Cattaneo, Celestino, Michele Casagrande, Gibì Simoni, De Bertolis e Piarzzoli.
 

Eccezionale!

Paez e Caro hanno riagganciato Pierluigi Bettelli.

 Per la cronaca, la maglia iridata di Roel Paulissen sta facendo corsa solitaria al comando, mentre alle spalle del belga s'infiamma la lotta per il titolo italiano.
 Attenzione quando il tricolore è giunto attorno al km 90, Paez e Caro, il tandem marchiato Tx Active Bianchi, rompono gli indugi e si mettono alla caccia di uno scatenato Bettelli 
 

Al passaggio sul 3° GPM di Riva di Rocca, Bettelli ha mezzo minuto di vantaggio sul drappello degli inseguitori che inesorabilmente si assottiglia col trascorrere dei km.

Nell'ordine sono transitati Bettelli, Celestino, Cattaneo, De Bertolis, Felderer e Pirazzoli. Franzoi è invece staccato.

 

Ma il bresciano dello Scott Racing Racing Team rilancia e questa volta in manier più determinata di prima.

Dunque Bettelli torna a guidare solitario il percorso Extreme, mentre Franzoi è in difficoltà.

 

In questo momento si esaursice l'attacco di Bettelli!

Gruppo dei battistrada "italiani" compatto.

 Ecco qualche nome dei biker che compongono la testa, oltre a Bettelli ancora al comando, troviamo Paez, Simoni, Franzoi, Celestino, Pirazzoli, Felderer, Cattaneo, Milan, Fabbri, De Bertolis, Deho, Pallhuber, Rambaldi, Schweiggl, con Casagrande e Balducci che chiudono il drappello.
 Deho e Paccagnella rientrano in "gruppo".
ORE 10:00CLASSIC - Puntuale, scatta in questo momento la gara del percorso Classic!
 In un tratto in salita Marzio Deho (Olympia) e Thomas Paccagnella (Corratec)accusano un momento di defaillance.
 Quando l'Extreme entra nella proprietà dei nobili Collato attaco di Pierluigi Bettelli, il biker dello Scott Racing, domenica scorsa vincitore della Bardonecchia Mountain Classic su Johann Pallhuber e Medvedev!
 Intanto Paulissen, Montoya e Medvedev proseguono la loro avventura "straniera".
 Sono esattamente 14 i corridori che compongono l'avanguardia della corsa in lotta per il titolo tricolore. Stanno pedalando all'ombra del castello di Collalto, quindi nel territorio della Sinistra Piave.
 

Dopo lo spettacoalre guado sul Piave effettuato su un ponte prefabbricato costruito per l'occasione, il colombiano Paez è raggiunto dalla muta dei biker italiani guidati da un attivissimo Max De Bertolis (Full Dynamix).

ORE 9:30

MARATHON - Scatta in questo momento la Marathon.

Corsia di destra per le girls illuminate dall'iride della rintrante norvegese Gunn-Rita Dahle, corsia di sinistra per i biker-amatori.

In questo caso nessuna protesta. Le tre straniere, Dhale (Nor), Campuzano (Mex) e Albertoni (Svi) partono regolarmente assieme alle colleghe italiane, tutte pronte a sguazzare nel caratteristico fango rosso del Montello.

 Intanto manca un minuto allo start della gara femminile.
 

Il punto al passaggio di Nervesa, a pochi km dall'atteso guado del Piave, il fiume Sacro alla Patria.

Tra gli stranieri un terzetto ha preso la testa. E' composto dall'iridato Paulissen, il cosatricano Paolo Cesar Montoya (Giant), ed il russo Alexey Medvedev (Torrevilla). Ad un paio di minuti transitano Leonardo Paez (Tx Active Bianchi) ed il compagno di squadra Julio Humberto Caro.

Mentre nella sfida tra italiani Franzoi è stato riassorbito ed i migliori sono tutti assieme in una apparente fase di studio. 

 

La testa della corsa è nei pressi di Nervesa.

Nella sfida tra italiani Franzoi è sempre in testa da solo!

 Enrico Franzoi, il campione di casa, è sempre al comando. Ha una decina di secondi di margine sul drappello dei migliori con Celestino in quinta ruota.
 

Tra meno di 30' scatterà anche la sfida femminile del Marathon.

La bolognese Elena Gaddoni (Promo Bike) metterà in palio la sua maglietta tricolore al cospetto della regina dei boschi Gunn-Rita Dahle.

Anche in questo caso assisteremo a due sfide: la prima per il successo assoluto, la seconda per la corsa al titolo italiano.

Tra le atlete di spicco segnaliamo, Benzoni, Giacomuzzi, Klomp, Gasparini, Staffeler, Werth, Eva Lechner e la messicana Campuzano, Daniela e Nicoletta Bresciani, Oberdorfer. 

 

Intanto un aggiornamento sulla testa della corsa degli italiani!

E' Enrico Franzoi, il professionista della Liquigas, ora ad alimentare la contesa! 

Come nelle gare su strada il veneto non lesina la fatica.

 

Sarà interessante vedere come i nostri biker terranno testa all'iridato Paulissen, a patto che i nostri riescano a riagganciare i sei stranieri partiti con 2'30" in anticipo. Nel tratto iniziale è proprio il belga campione del mondo a dettare il ritmo di gara sul drappello degli stranieri. 

Difficilmente assistermo quindi ad una gara nella gara per la conquista del tricolore.

Lo scorso anno, proprio sul più bello, Johny Cattaneo vide sfumare il meritato successo per una foratura.

 Sono ben 16 le "cotes", ognuna col proprio nome, disseminate lungo il tracciato disegnato sul Montello che i bikers dovranno superare prima di ritovare il traguardo di Montebelluna.
 

Da segnalare la singolare protesta inscenata dai corridori italiani che hanno atteso qualche minuto prima di partire, esattamente 2'30", contestando la presenza degli stranieri in una prova di campionato nazionale.

L'iridato belga Paulisse, i russi Mukhin e Medvedev, il colombiano Caro, il costaricano Montoya e lo spagnolo Gutierrez, faranno quindi corsa isolata davanti a tutti.

 

Ed ora parte anche tutta la lunga teoria di biker-amatori.

Complessivamente sono circa duemila i partecipanti di questa Gunn-Rita Marathon-Gf del Montello. 

ORE 8:00

EXTREME - Rintocco delle campane nel centralissimo corso Mazzini di Montebelluna già gremito di pubblico.

Ecco i big, gli eroici, è scattata la sfida Extreme!!!! 

In gara Mike Felderer che mette in palio il titolo, Celestino, Cattaneo, Simoni, il tricolore del ciclocross Enrico Franzoi, Marzio Deho, Tony Longo, De Bertolis, il colombiano Caro, il costaricano Montoya, Pallhuber, Acquaroli, il russo Medvedev, Alberati, Pirazzoli, Paccagnella, Hofer, Costa, Visinelli, Bettelli, Dalto, Ale Fontana, Bianchi, lo spagnolo Gutierrez e il norvgese Kenneth Flesja, il marito dell'iridata e campionessa olimpica in carica Gunn-Rita Dahle che torna oggi alle gare dopo la nascita del primogenito Bjornar.

 Count-down scattato. Fettucce pronte ad alzarsi!
 Starter d'eccezione è il presidente di Confidustria Veneto e ad di Lotto, Andrea Tomat
 

Al primo start mancano tre minuti!!

 

Ricordiamo che le partenza sono tre, come tre sono i percorsi: Extreme, Marathon e Classic.

 

Dopo l'alacre e quasi impossibile lavoro svolto ieri sul tracciato dallo staff di Pedali di Marca, il percorso Extreme è stato "limato" di una decina di km.

Tecnicamente il fondo fangoso renderà ancora più eroico lo sforzo.

Un particolare, le condizioni (ovvero pioggia alla vigilia) sono identiche a quelle trovate dai bikers lo scorso anno, quando la Gunn Rita Marathon-Gf del Montello venne vinta da Mirco Celestino che oggi punta al titolo nazionale. 

Il ponte sul fiume Piave costruito appositamente sul Piave, chicca di questo tracciato, è stato addirittura eretto per ben due volte. 

 

Il primo ad entrare in griglia di partenza è il sudamericano Leonardo Paez, uno dei grandi protagonista degli Internazionali d'Italia. 

Dietro all'alfiere del team TX Active-Bianchi, reduce dal trionfo alla Gf dei Cimbri, ecco tutti i big annunciati ai nastri di partenza. 

Brilla ovviamente di luce propria la maglia iridata del belga Roel Paulissen!

 Subito un ragguaglio sulla temperatura. E' frizzante, ora attorno ai 19 °C, ma tra qualche ora raggiungerà sicuramente anche i 24-25°C.
ORE 7:30

Buongiorno! Buongiorno a tutti gli sportivi appassionati di mtb e non da Montebelluna (Tv).

E' arrivato dunque il grande, atteso giorno della Gunn-Rita Marathon-Granfondo del Montello, l'internazionale quest'anno valida per l'assegnazione dei titoli tricolori e quale test event in vista dell'europeo 2010 e soprattuto del mondiale 2011.

La cittadina montelliana si è fortunatamente svegliata sotto il sole!

Ed è già una fantastica notizia, considerati i temporali della vigilia che hanno creato non pochi problemi alla collaudatissima macchina organizzativa di Pedali di Marca guidata magistralmente da Massimo Panighel.

In postazione live-report vi giunga un cordiale saluto da Massimo Bolognini.

  
 

 

Per tutte le informazioni riguardanti la gara vi rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione: www.gunnritamarathon.com

 

  
 


PROGRAMMA

 

GUNN RITA MARATHON - GF DEL MONTELLO - PROVA VALIDA COME CAMPIONATO ITALIANO MARATHON - INTERNAZIONALE CL. 1 CON ABBINATA NAZIONALE - ID 23430/C.I.+XCM1

Cat. Internaz.: Elite M/F - Under23 M/F - Master Sport - Master da 1 a 6+ - Donne Master - Cat. Naz.: Master Sport - Master da 1 a 6+ - Donne Master - Enti di Promozione Tutti nelle categorie consentite.

Società organizzatrice: ACD Pedali di Marca - via Forlani 42 - 31032 Casale sul Sile (TV) - tel/fax 0422 1760252 - www.gunnritamarathon.com

 -  segreteria@gunnritamarathon.com.

Iscrizioni: Sistema Informatico Federale - Chiusura iscrizioni: 26/06/2009 - ore 18.00. Ritrovo: Corso Mazzini - 31044 Montebelluna.

Verifica tessere: 27/06/2009 dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

Riunione Tecnica: 27/06/2009 alle ore 18.30 presso il punto di ritrovo.

Partenza unica: ore 08.00.

Giuria: Presidente di Giuria Uci Valcic Bruno (Croazia) - Componente Sbrilli Sergio - Componente Disarelli Emanuela - Giudice d'arrivo Giulianini Giancarlo - Segr. Giuria Mucci Elena.

  
 

 

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

 

Montebelluna – Presa 10 (biv. Classic)

I primi chilometri si sviluppano completamente su larghe strade asfaltate, salendo a medie pendenze fin sulla sommità del Montello lungo la Presa 20 e la Strada Dorsale. A Santa Maria della Vittoria si svolta a sinistra intraprendendo una lunga successione di facili single track inframmezzata da un breve tratto asfaltato sulla Presa 16.

Raggiunto lo Stradone del Bosco si percorrono alcuni velocissimi chilometri in direzione nord-est, toccando l’abitato di Ciano e intercettando successivamente la Presa 16: ha inizio la seconda salita, caratterizzata da un’alternanza di strappi asfaltati e saliscendi sterrati che, di presa in presa, ci condurrà in località Sbeghen (Presa 12). Oltrepassati anche gli ultimi saliscendi, la traversata verso est prosegue ora prevalentemente in discesa: subito dopo il primo tecnico single track si incontra il bivio per il percorso Classic.

Il tracciato più corto si stacca verso destra snodandosi prima tra agevoli sentieri poi, attraversata la Strada Dorsale, su larga sterrata riunendosi quindi ai percorsi Extreme e Marathon in località La Militare.


Presa 10 – Nervesa della Battaglia (biv. Marathon)

Dopo la Presa 10 la discesa prosegue con un ultimo tratto in single track fino all’Agriturismo Prato Fiorito: affrontato un breve segmento su asfalto, il percorso abbandona la Presa 9 attraversando terreni coltivati a vigne e raggiungendo, non senza alcuni brevi strappi sterrati, il Consorzio Agrario di S.Croce del Montello (Presa 8).

Inizia qui un insidioso tratto interlocutorio fatto di continui cambi di ritmo e variazioni di fondo, soprattutto nei pressi del Colesel delle Zorle e del Centro Ippico dove i tortuosi single track e gli infiniti saliscendi sapranno mettere in difficoltà anche i più esperti. In vista dell’Ossario le difficoltà possono ritenersi momentaneamente terminate: Nervesa può allora venire raggiunta a gran velocità attraverso sentieri panoramici e mulattiere scorrevoli; la larga sterrata sulla Riva dei Croderi anticipa l’ingresso in paese, dove è posto il bivio tra i percorsi Marathon (a destra) ed Extreme (a sinistra).


Anello Susegana e Collalto

Una volta sceso sul greto del Piave il percorso Extreme attraversa il fiume su un ponte creato per l’occasione, addentrandosi tra i rilievi collinari di Susegana e Collalto: in questa zona l’ambiente cambia radicalmente rispetto al Montello, facendosi ora più ampio, esteso e panoramico. Anche la tipologia di sterrati è diversa: decisamente più veloci e scorrevoli, con salite più nette e fondo a tratti sassoso.

La lunga successione di asperità che verranno affrontate (ben sei: Tombola, Anconeta, Perusai, Val del Lovo, Sandago, Cucco) si svolge quasi esclusivamente su larghe piste dal fondo compatto; solo in alcuni punti il terreno si fa più smosso e sconnesso. Nonostante la prevalenza di strada bianche, non mancano comunque dei settori in single track: il difficile Perusai in salita, il divertente toboga del Collalto subito dopo aver attraversato l’omonimo castello, la zona del Rio Camoi tutta da guidare e l’insidioso Bosco di Costa Piana.

Superato il Monte Cucco, ultima e più difficile ascesa nella Sinistra Piave, il tracciato scende velocissimo verso l’abitato di Susegana: affrontato anche l’ultimo breve strappo del Castello San Salvatore non resta che tornare verso il Fiume Piave e raggiungere nuovamente il centro di Nervesa.


Nervesa della Battaglia (innesto Marathon) – Giavera del Montello

A Nervesa della Battaglia inizia la parte decisamente più impegnativa del percorso: dopo un breve trasferimento su asfalto, ecco la dura salita storica all’Abbazia di S.Eustachio e al Monumento Baracca.

Terminata la successiva discesa è la volta di una repentina serie di single track comprendenti ripide salite e difficili discese: la prima zona, detta Paradiso, è senz’altro la più facile; la seconda, nei pressi dell’agriturismo La Valle è invece la più complicata viste le pendenze sempre a doppia cifra. Infine la Busa delle Rane, un vero e proprio infossamento, presenta sentieri di media difficoltà che conducono alla Presa 4.

In meno di due facili chilometri di discesa si arriva a Giavera del Montello, località Agnoletti: il peggio deve ancora arrivare!


Giavera del Montello – Bivio La Militare (innesto Classic)

Percorse poche centinaia di metri lungo l’asfalto della Brentella si torna a salire verso Cime delle Panziere, una salita varia e articolata: la durissima rampa del Cimitero Britannico anticipa l’attraversamento della Presa 5, preludio a una difficile sequenza di angusti sentieri che “tagliano” il bosco fino alla Presa 7, culmine dell’ascesa.

Neanche il tempo di riprendere fiato in discesa che subito si torna a salire lungo la Presa 8: a differenza delle ultima asperità, qui le pendenze sono più regolari e mai proibitive; in pochi chilometri di salita (comprensivi di un settore in single track) si perviene in località La Militare. Nel vicino omonimo bivio si ha la ricongiunzione con il percorso Classic.
 

Bivio La Militare – Volpago del Montello

Dal Bivio La Militare il tracciato si innesta sulla Presa 10 presentando l’ultimo tratto di salita: questa fase è caratterizzata dai classici sentieri del Castel Sotterra che, prima in salita e poi in discesa, mettono in comunicazione le Prese 10 e 11.

Ritornati sulla Presa 10 si continua in discesa fino all’imbocco della Val Padovana: la strada torna a salire per circa un chilometro, salvo poi presentare nuovamente pendenze negative fino all’asfalto di Volpago del Montello.
 

Volpago del Montello - Montebelluna

All’imbocco della Presa 11 i chilometri già percorsi dai temerari dell’Extreme saranno circa 100: ha inizio un terrificante susseguirsi di ripide salite e tecniche discese.

Le pendenze sono abbordabili fino alla Casa Rossa, poi però il tracciato si addentra nei single track del Bosco della Serenissima e l’ascesa si fa spietata fino al Castellar, dove un interlocutorio segmento pianeggiante è quanto mai provvidenziale. La salita in realtà non è finita, mancando ancora l’ultima rampa lungo la Presa 11; a seguire la tanto desiderata discesa, ora tecnica e difficile, fino ai vigneti Facchin nei cui pressi il percorso si innesta sulla Presa 12 in direzione San Martino. Ovviamente in salita.

Fino alla chiesa le pendenze sono sempre a doppia cifra, poi calano drasticamente: considerata conclusa l’ennesima salita, il tracciato presenta dei saliscendi in single track prima della breve  arrampicata fino alla strada della Polveriera. Dopo pochi metri l’asfalto lascia nuovamente il posto ai sentieri, permettendo il “taglio” verso la Presa 14 non senza qualche puntuale strappo.

E’ giunta l’ora di affrontare l’ultima salita di questa terribile successione: il Canalone Lele. Oltrepassato la prima parte sull’asfalto della presa, una deviazione a sinistra immette su un single track: dapprima agevole, si trasforma poco più avanti in un ripidissimo toboga (il Canalone Lele, appunto) lungo circa un centinaio di metri. Superato anche questo ostacolo, il più è fatto: il sentiero, ora in falsopiano, anticipa le dolci pendenze della Presa 15.

Da qui a Montebelluna sarà praticamente tutta discesa, “tagliando” di presa in presa attraverso un continuo alternarsi di sentieri, sterrati e brevi collegamenti asfaltati; attraversato il Canale Brentella ci si innesta sullo Stradone del Bosco in direzione Biadene, avviandosi poi verso Montebelluna per vie asfaltate.

Prima dell’arrivo non è da dimenticare il Poggio Tre Pini, angusto e ripidissimo “dente” alla periferia di Montebelluna: lungo solo duecentocinquanta metri, presenta pendenze fino al 40%. Affrontata la successiva tecnica discesa, non resta che tagliare il traguardo.


Considerazioni finali

Il percorso può essere diviso sostanzialmente in tre parti, di difficoltà via via crescente: la prima, filante e veloce, fino a Nervesa; la seconda, scorrevole con molte ascese pedalabili, nella Sinistra Piave; la terza, da Nervesa a Montebelluna, durissima viste le continue arrampicate, più o meno lunghe, su pendenze e terreni sempre impegnativi.

Date le diverse caratteristiche dei tre settori, tutti sviluppati in modo complesso e articolato, sarà solo grazie a una perfetta conoscenza del percorso e a una certosina gestione delle proprie forze che il traguardo, da miraggio, potrà trasformarsi in realtà.

Per il resto: Buon Divertimento, Buona Fortuna e... che vinca il migliore!